mercoledì, 24 Aprile 2024

Superlega, passo indietro di Infantino: “Attenti a parlare di sanzioni ai club”. Poi la bacchettata del capo della FIFA a Ceferin

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SuperLega, sembra giungere a più miti consigli il presidente della FIFA, Gianni Infantino, che tornando a parlare di Superlega, ha abbassato i toni facendo un passo indietro circa la possibilità di imporre sanzioni ai club che hanno sostenuto il progetto tara i quali Juve e Real Madrid.

Alcune azioni devono avere delle conseguenze e tutti devono assumersi le proprie responsabilità, ma bisogna sempre stare attenti quando si parla di sanzioni”, ha detto in premessa il n. uno della FIFA.

“Di quali sanzioni stiamo parlando? Si dice subito che bisogna punire, è anche popolare o populista, ma bisogna pensare anche alle conseguenze di eventuali sanzioni perché quando si punisce un club vengono puniti anche giocatori, allenatori, tifosi, che non c’entrano niente”, ha detto Infantino in un’intervista a L’Equipe.

Infantino ha chiarito che “spetta prima alle autorità nazionali, poi in questo caso alla UEFA e infine alla FIFA prendere le misure appropriate”, ma ha detto anche che bisogna “favorire il dialogo sul conflitto, anche nelle situazioni più delicate”.

Dobbiamo evitare di parlare di “guerra” quando parliamo di calcio e quando il mondo soffre di una pandemia senza precedenti”, ha aggiunto Infantino.

Sulla Superlega Infantino ha ribadito tuttavia il suo pensiero: “si basa su una rottura con le istituzioni internazionali”, lasciando comunque aperta la porta  per “dibattere nuove idee”.

Poi la stilettata ad Aleksander Ceferin: “Un leader deve anche chiedersi perché siamo arrivati ​​a questo. E, da lì, come possiamo costruire il futuro insieme e per questo dobbiamo ascoltare tutti, ma soprattutto i tifosi, che sono il vero cuore del calcio”, ha detto Infantino

Il presidente della FIFA ha infine aggiunto che “ci sono situazioni in cui devi essere intransigente. La creazione di un campionato chiuso, “separatista”, al di fuori delle strutture del calcio internazionale, non è solo inaccettabile, ma semplicemente inimmaginabile”.

Fonte: Calcio e Finanza

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