mercoledì, 24 Aprile 2024

Bucchioni: “L’Inter s’è tenuta Conte, ma rischia di buttare via una stagione. Allegri è libero, forse l’uomo giusto in questo momento”

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L’Inter di Antonio Conte continua il suo percorso in evidente affanno, a 5 punti dalla capolista in campionato e quasi fuori dai giochi in Champions League.

Ad analizzare la stagione dell’Inter di Antonio Conte, sulla quale i tifosi riponevano ben più alte aspettative, anche il giornalista Enzo Bucchioni che su TMW ha commentato:

“La sensazione che Antonio Conte, consciamente o inconsciamente, voglia farsi cacciare dall’Inter è sempre più forte dopo ogni partita che passa, che vedo. Ma la stessa sensazione era già netta quella notte d’agosto, dopo la finale di Europa League, quando l’allenatore nerazzurro si lasciò andare a uno sfogo senza ritorno. ‘Non vedi, questo un addio…’, diceva il poeta e raccontavano le parole di Conte.

Ma la realtà a volte è diversa e più dura, e le conseguenze poi sono quelle che stiamo vedendo da due mesi a questa parte: l’Inter s’è tenuta Conte, ma rischia di buttare via una stagione.

Conte probabilmente sperava di essere cacciato proprio in agosto, l’Inter che ha già a libro paga Spalletti, invece ha ritenuto semplicemente folle spendere altri cinquanta milioni lordi per licenziarlo, più sborsarne una trentina (e dico poco) per prendere un altro tecnico, un’operazione da quasi cento milioni, e tutto è rimasto così com’è.

Magari diranno di no, che non è vero, magari arriveranno smentite, ma allora qualcuno spieghi perché Conte è un altro allenatore, un’altra persona, e l’Inter non è una squadra contiana. L’idea che ho in testa è quella di un matrimonio finito, con due persone che fanno la propria vita, ma stanno ancora insieme per i figli o per interesse. Manca tutto, non soltanto la passione, e andare avanti così, per abitudine, diventa una prigione.

L’Inter è una squadra con tanti difetti soprattutto nella fase di non possesso e Conte non li corregge. Spesso in panchina restano giocatori più forti di quelli che giocano. Altrettanto spesso i cambi non convincono o sono banali. Sembra quasi che Conte, diverso anche nel linguaggio del corpo, quasi assente in panchina dove prima c’era un vulcano, non sia il leader del gruppo come è sempre stato.

Siamo sicuri che Conte gradisca di avere in rosa Perisic e Nainggolan che l’anno scorso aveva volentieri liberato? Ma dubbi mi vengono anche su Skriniar (non doveva andare al Tottenham?) e soprattutto su Eriksen umiliato l’altra sera con un finale simile a quello di Rivera a Città del Messico. Minuti che passano alla storia.

E poi, fra i giocatori voluti, è evidente il flop di Vidal che sarà multato, ma il danno è fatto. Siamo sicuri che Nainggolan sia meno forte di questo Vidal?

Non credo che l’idea di Zhang sia cambiata, i conti sono in rosso e i tempi grami tanto che è stato fatto un accordo con i giocatori per spalmare gli stipendi estivi. Cacciare Conte sembra ancora impossibile, però mi chiedo: l’Inter può permettersi un’altra stagione fra alti e bassi, lontana dagli obiettivi?

Questo sembrava davvero l’anno buono, dopo il secondo posto in campionato e la finale di Europa League, ci si aspettava l’assalto allo scudetto e ben altra storia, e invece le incertezze sono evidenti.

Allegri è libero, sarebbe forse l’uomo giusto in questo momento, uno capace di dare equilibrio a tutto, ma forse Zhang oltre ai soldi da spendere, ha in testa anche un altro calcio? Fosse per Marotta tutta sarebbe più semplice, ma il momento economico è durissimo per tutti.

Forse non resta che cercare di recuperare Conte, magari intervenendo nel mercato di gennaio oramai vicinissimo. Eriksen deve andar via, non c’è altra strada. L’idea dello scambio con Isco è da applausi, ma ci sono i margini per un’operazione del genere? Servirebbe un difensore veloce nel breve, si può imbastire qualche scambio? Sarebbe necessario anche un vice Lukaku, un Giroud piace sempre?

Insomma, se non c’è la forza per cambiare allenatore, bisogna sterzare per cercare di riprendere la strada giusta. Palla a Marotta, ovviamente, che conosce Conte come nessun altro nei pregi e nei difetti e sa quel che vuole”.

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