Un furibondo Marcello Chirico denuncia il torto arbitrale subito dalla Juventus nella semifinale di Europa League contro il Siviglia.
“Rabiot è andato per impattare il pallone e girarlo a rete e il sivigliano Badé lo ha colpito dritto sul polpaccio, incidendogli pure la propria firma con i tacchetti (l’ha mostrata il francese a fine gara)”.
“Tutto regolare per l’arbitro tedesco Siebert, così come per i colleghi al Var, che l’episodio l’hanno guardato e riguardato ma non hanno individuato nulla di rilevante per invitare il direttore di gara a rivedersi l’episodio alla on field review a bordo campo e assegnare il rigore alla Juventus”.
Chirico tuona: “un fallo del genere, così chiaro ed evidente, induce a pensare male. E cioè, che a Nyon non amino la Juventus. Anche se il vecchio, e ostile, cda agnelliano è stato azzerato”.
“L’impressione è che il non avere ancora abiurato pubblicamente e in modo definitivo alla Superlega ponga ancora il club nel mirino del presidente Ceferin, il primo probabilmente a disturbarsi nel caso in cui la Juventus dovesse vincere per davvero l’Europa League”.
“Onde scongiurare questa possibilità (che potrebbe imbarazzare la UEFA, chiamata a decidere eventuali sanzioni), meglio impedirle quindi di arrivare a Budapest.
Infine l’affondo del giornalista di fede bianconera: “Allegri non ha protestato, ma dall’esterno l’impressione fortissima resta comunque questa. Altrimenti non si spiegano tutte le discutibili decisioni prese fin qui dalle quaterne arbitrali UEFA (+ Var) nel cammino juventino in Europa League. Conseguenze di una non improbabile direttiva dall’alto, ma anche figlie di quanto sta accadendo in Italia con la giustizia sportiva”.