venerdì, 26 Aprile 2024

Inchiesta Juve, Pavan: “Bastano le affermazioni di Santoriello sulle plusvalenze per presentarsi al CONI e far annullare tutto”

Condividi

spot_imgspot_img

Sul caso del PM tifoso Santoriello che ha affermato pubblicamente di odiare la Juventus, il giornalista Massimo Pavan pone l’accento sul pensiero del pm sulle plusvalenze esternato nella famosa conferenza del 2019.

Santoriello in quell’occasione disse due cose. “Prima cosa, che le plusvalenze definite a specchio sono qualcosa che rende la società poco appetibile ma che non sono falso in bilancio. Da qui la domanda: come mai per le plusvalenze la Juventus viene accusata di falso in bilancio?”.

“Secondo aspetto, si parla di un’indagine nei confronti della Juventus aperta in un giorno e poi archiviata il giorno stesso. Domanda che ci facciamo: come mai allora hanno aperto ed archiviavo ed ora no? Le operazioni sono praticamente identiche e non hanno nulla di illecito come nella prima circostanza”.

Il giornalista di TuttoJuve, a supporto delle sue tesi riporta uno stralcio delle dichiarazioni e promette di riportarle “fino a quando la Juventus non sarà assolta perché sono la chiara testimonianza che le plusvalenze che ha fatto la Juventus non sono affatto un reato: «Bisognerebbe evitare di cominciare a scambiare campioncini in erba con il Genoa a prezzi folli, il giorno dopo quando hai perso due a zero a Madrid ed la borsa di ha penalizzato del 30%. La Juventus che cosa ha fatto, perde a Madrid, si profila l’eliminazione dalla Champions, il mercato a conferma del fatto che con la borsa non c’entra niente, penalizza la Juventus, del 20%, sarà un caso ma dal quel giorno in poi fanno tre scambi con la Sampdoria e con il Genoa con giocatori mai visti e mai sentiti, che di punto in bianco valgono 50 milioni di euro. E’ chiaro che noi come procura, immediatamente ci siamo attivati, aprendo e chiudendo nello stesso giorno il fascicolo e dicendo». Non c’è falso in bilancio, ci sarà probabilmente una turlupinazione ai danni dei soggetti che acquistano delle azioni delle società di calcio che come diceva Guido Rossi dovrebbero essere espulsi dal mercato borsistico, ma il penale non c’è. Ovvio che se questi truschini voglio farli, sarebbe meglio evitare di farli nel momento in cui è particolarmente evidente, non dico la censurabilità, ma la loro stranezza».

Quindi sono semplicemente quello che i dirigenti hanno sempre sostenuto, vale a dire un modo di provare a spostare dei costi in avanti, magari non semore conveniente in chiave futura, ma sicuramente lecito e legale”.

Bastano queste affermazioni per presentarsi al CONI e far annullare tutto, se un magistrato che ti accusa pochi anni prima diceva che certe operazioni sono lecite, candida ammissione che ci troviamo di fronte ad un processo ingiusto”.

Condividi

Leggi anche

Ultime notizie