L’ennesima eliminazione agli ottavi di Champions League, la terza consecutiva, è ancora fresca, ma in casa Juve è già tempo di tirare i primi bilanci in merito alla stagione in corso. Ancora una volta, la Vecchia Signora cede alla “maledizione” della Coppa dalle Grandi Orecchi e crescono nuovamente i rimpianti per ciò che avrebbe potuto e dovuto essere e invece non è stato.
In Champions League il solo Vlahović non basta
I problemi di questa Juventus nella Coppe Europee sono solo riconducibili al lato tecnico o ancora una volta ai bianconeri è mancata la forza mentale per fare la differenza nelle serate europee? È questa la domanda che tifosi e addetti ai lavori continuano a porsi dopo l’eliminazione agli ottavi subita per mano del Villareal e la risposta sta nel mezzo. Dal punto di vista qualitativo questa squadra è nettamente inferiore rispetto a quelle che hanno reso grande la Juventus nel recente passato, ma la sensazione è che a questa squadra, soprattutto con le assenza di Bonucci e Chiellini, manchi la personalità per gestire i momenti più complicati delle gare. Come descritto anche da La Gazzetta dello Sport il solo Vlahović, nonostante sia a mani basse già tra i migliori attaccanti d’Europa, non basta, o meglio non basta in Champions League dove davvero ogni errore viene pagato carissimo. Allegri probabilmente avrebbe potuto anticipare i cambi e inserire prima in campo i vari Kean, Bernardeschi e Dybala, ma il problema di fondo sembra rinvenibile nella scarsa qualità complessiva degli uomini in rosa. Dopo l’addio all’Europa, l’attenzione dei bianconeri è tutta rivolta verso il campionato dove al 18 di marzo, secondo le quote sulla Champions di Betway, l’Inter resta tra le favorite per la vittoria, nonostante lo svantaggio nei confronti dei cugini rossoneri e dove i bianconeri nutrono ancora la pazza idea scudetto: obiettivo che solo qualche mese fa sembrava impossibile.
Allegri ora fa all in sul campionato: la situazione in Serie A
Come dichiarato dallo stesso Allegri nelle interviste post partita, la sconfitta per 0-3 subita contro il Villareal non rende merito alla prestazione della Juventus che soprattutto nel primo tempo aveva meritato il vantaggio. Ora l’attenzione è tutta rivolta verso il campionato, competizione in cui la Juventus sembra ormai certa del quarto posto che vorrebbe dire Champions League e, come detto, coltiva in gran segreto il sogno scudetto. Se qualcuno a inizio campionato avesse detto che a questo punto della stagione la Juventus si sarebbe ritrovata a pochi punti dal primo posto occupato dal Milan, probabilmente sarebbe stato preso per pazzo e invece la Juventus, a fari spenti, è ancora lì a ridosso delle prime posizioni e da qui al termine della stagione non vuole lasciare nulla di intentato. In Serie A è molto più semplice portarsi a casa gare senza brillare, ma da qui alla fine del campionato tutte le squadre che affronteranno i bianconeri dovranno essere fronteggiate con il giusto atteggiamento al fine di evitare passi falsi che pregiudicherebbero tutto il percorso fatto finora. A ogni modo, resta da capire quale sarà il futuro di Dybala che non ha ancora rinnovato e che sembra destinato a lasciare Torino al termine di questa stagione. Il presidente Agnelli, nel frattempo, sta lavorando intensamente per migliorare la rosa dei bianconeri in vista della prossima stagione e un ruolo decisivo in tal senso sarà giocato dalla Jeep che, come di consueto, darà un grande supporto al club torinese. Arrivabene in queste ore ha dichiarato in più di un’occasione che il rinnovo di Dybala non è una priorità, ma la sensazione diffusa è che anche questa situazione abbia contribuito all’eliminazione dalla Champions.
Manca ormai poco al termine di questo campionato e non vediamo l’ora di scoprire cosa alla fine riuscirà a fare la Juventus di Massimiliano Allegri che sembra ormai certa della partecipazione alla prossima edizione della Champions League, ma che da qui al termine della stagione farà di tutto per impensierire Milan, Napoli e Inter nella lotta al titolo. Questa squadra necessita di accorgimenti in ogni reparto, ma l’impressione diffusa è che la strada intrapresa sia quella giusta e che attorno a Vlahović possa essere costruita una squadra in grado di dare vita a un nuovo ciclo vincente destinato a durare nel corso degli anni.