giovedì, 25 Aprile 2024

Barzagli: “Ecco perché ho rifiutato la proposta di Allegri di tornare alla Juve”

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Lunga intervista di Andrea Barzagli a Tuttosport.

Spiccano le parole dell’ex difensore della Juve, sul motivo per il quale “La Roccia”, ha deciso di declinare la proposta di Allegri di far parte del suo staff.

Ho scelto l’esperienza in tv per tornare a riassaporare il mondo del calcio anche se da fuori, dopo un anno sabbatico trascorso in famiglia”.

Nello specifico, spiega Barzagli, in questi mesi mi sono riposato e appassionato al padel, tanto che adesso aprirò un impianto a Perugia assieme a Marco Materazzi. Nell’ultimo anno ho avuto anche più tempo per seguire la mia azienda vinicola e per farmi un bicchiere in più”.

Se c’è stata la possibilità di entrare nello staff di Allegri? Per accettare un ruolo così deve scattare subito un qualcosa che nel mio caso non c’è stata. Ma sono contento di vedere Padoin, è un ragazzo molto preparato. Max è sempre lo stesso: convinto e bello carico. Conosce l’ambiente e sa come si vince, la Juve e l’Inter sono le favorite per lo scudetto”.

Sull’Allegri bis: “È un allenatore atipico perché nei momenti di massima tensione riesce sempre a trovare una battuta per sdrammatizzare. È la sua forza. Come ripeteva lui: fare l’allenatore è un’arte e bisogna essere pure un po’… paraculi. A me diceva che giocavamo a tre, ma in pratica mi ha fatto fare il terzino destro negli ultimi anni”.

Barzagli cita il caso di Mandzukic: “Mario, nella stagione di Cardiff e del 4-2-3-1, si era talmente convinto a giocare a sinistra che quando non c’era Higuain tornava mal volentieri in mezzo. Allegri ci aveva convinti tutti in un modo o nell’altro. E da noi otteneva il massimo, il che è anche più importante degli aspetti tattici. Ogni tecnico ha a che fare con 25 teste diverse e tutte vogliono giocare, ma poi in campo si va in undici. Per questo ci sono gli allenatori da grandi squadre, come Allegri, e quelli non da big”.

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