Il giornalista di fede bianconera Andrea Bosco non ha dubbi in merito al terremoto che si è scatenato attorno alla Vecchia Signora. Vogliono affondare la Juventus.
“Una “muta“ di carnefici si è messa sulle piste della società degli Agnelli per “azzerare“ la signora degli scudetti. Come nel 2006 con Calciopoli. Peggio che nel 2006″, le prime parole del giornalista.
“Per capire l’aria che tira, le cronache dal Forum partenopeo su calcio e finanza, hanno evidenziato che l’unica domanda fatta al presidente federale Gravina, verteva su “9 scudetti rubati“. Anzi “arrubbati“: come da canonica declinazione made in Aurelio de Laurentiis. Un solo grido. Dalla pianura padana al Vesuvio e più giù ancora fino all’Etna e poi più su verso la Costa Smeralda, si invocano pene esemplari: sanzioni sportive, sanzioni civili, sanzioni penali. La galera per gli Agnelli. E la dissoluzione della società”.
Addirittura Juve “da vendere. Lo invoca anonimamente (modalità vigliacca) un non precisato membro della Real Casa intervistato da “Il Foglio“ quotidiano scolpito nella memoria di ogni juventino”.
Lo scrittore juventino scrive sulle colonne di Tuttojuve che “in questa vicenda, indecente per tantissimi aspetti, la cosa più indecente è chi spara alle spalle a chi è già “ferito“.
Le inchieste sono due: quella della Consob e quella della Procura di Torino denominata Prisma. Ma ad ogni ora si aggiungono particolari fatti uscire da uffici “canterini“.
Affondate la Juve. “Lo chiede il figuro che gestisce la Liga (per finalità esclusivamente iberiche e di risulta, visto che Barcellona e Real Madrid fanno parte dei “giapponesi“ che ancora con la Juventus si ostinano a vagheggiare una Superlega)” .
Lo chiede l’Uefa dell ‘inquietante Ceferin. “Che ha contribuito a distruggere il calcio in Europa consentendo all’emiro del Qatar proprietario del Psg di fare carne di porco del fair play finanziario, ma che ora contesta alla Juventus (forse, magari, si appurerà: intanto giù merda) la possibile violazione del medesimo”.
“Lo chiedono persino i tiggi che non si sono mai occupati dei debiti di Inter, Milan, Roma, Lazio e via a discendere, che non si sono mai occupati del cinese più ineffabile e misterioso della storia dell’uomo (quello che aveva comprato il Milan e che neppure aveva un ufficio a Pechino, solo una targa), ma che oggi si occupano persino delle caccole negli occhi degli ormai ex dirigenti della Juventus.
E soprattutto, ammonisce Bosco: guai se la Juventus dovesse diventare la “nave scuola“ del sistema. Condanno la Juve, mi lavo la coscienza, metto in discussione un sistema nei confronti del quale non sono mai intervenuto prima, e a babbo morto, riformo il sistema al grido: mai più fatti del genere”.