Il tocco di Danilo di mano in area di rigore non è sanzionabile con il penalty, ma nonostante tutto a fine gara, Salvatore Bocchetti, tecnico degli scaligeri è una vera e propria furia contro il direttore di gara:
“Stasera c’è un rigore non fischiato, scontro tra due gambe alte e la vanno a rivedere. Basta, siamo stanchi: siamo gli zimbelli di tutti. Cosa devo dire all’arbitro? Alla fine ragionano sempre come dicono loro. Quindi non ci ho parlato ma il movimento del corpo non è congruo. Come fai a non fischiare un rigore così? E’ plateale. Da difensore mi hanno sempre detto di mettere le mani dietro”.
Ma ecco cosa dice il regolamento.
Testo previgente:
“Il fallo di mano implica un atto intenzionale di un calciatore che con la mano o il braccio viene a contatto con il pallone. I seguenti criteri devono essere presi in considerazione:
il movimento della mano verso il pallone (non del pallone verso la mano);
la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
la posizione della mano non significa necessariamente che ci sia un’infrazione”
Testo attualmente in vigore:
“1. È un’infrazione se un calciatore: • tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone • ottiene il possesso / controllo del pallone dopo che questo ha toccato le sue mani / braccia e poi: – segna nella porta avversaria – crea un’opportunità di segnare una rete • segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere.
2. È di solito un’infrazione se un calciatore: • tocca il pallone con le mani / braccia quando: – queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo – queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia).