L’ex attaccante Paolo Di Canio nel corso di un’intervista a il Corriere dello Sport, ha parlato dell’attesa sfida tra Lazio e Juventus che si affronteranno domani all’Olimpico.
Allegri contro Sarri. “Stanno cercando entrambi la quadra” ha commentato Di Canio. “Allegri cerca la squadra compatta. Il problema è che quella di oggi è più fragile, non basta fare un gol per stare al riparo. Il centrocampo non funziona, non costruisce bene e non fa filtro. Sono tutti filiformi là in mezzo, alti e lenti nei primi passi. Il problema del centrocampo non è l’unico. Manca la specificità di ruolo in assenza del titolare. Alex Sandro non spinge più come 4 anni fa. È una squadra che accusa sempre una zoppia”.
E poi, Dybala. “Campione assoluto, eterno talento, ma… Cosa manca non so, forse c’è una fragilità emotiva. Dall’avvento di Ronaldo qualcosa si è fermato in lui. Non solo non ha tratto giovamento dalla sua presenza, ma lo ha subito. Ha sofferto di non essere più il protagonista assoluto. Si è sentito cancellato. Attenzione, lo dico al mondo dei social, stiamo sempre parlando di un giocatore fantastico” ha precisato Di Canio.
Tra le criticità individuate nella squadra di Allegri, Di Canio inserisce anche il francese Rabiot: “Che giocatore è? Per la Juve cos’è? Uno di un metro e 90 che sembra alto un metro e 20. Non fa pesare la sua fisicità, non è mezz’ala da gol e nemmeno incursore. Arriva morbido nei contrasti”.
Un pronostico? “Troppe incognite – ha risposto Di Canio -, la sosta, viaggi, infortuni. Sulla carta la Lazio sta meglio, ha più capacità di aspettare e di ripartire”.