Nel corso di un’intervista a il Corriere della Sera, l’ex calciatore e allenatore della Juventus, Ciro Ferrara, ha commentato l’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina dei bianconeri, a seguito dell’esonero di Maurizio Sarri.
Una nomina che ha riscosso l’entusiasmo di squadra e tifosi che non hanno mai dimenticato il Maestro, ma che in alcuni ha fatto sorgere qualche dubbio circa il suo nuovo incarico, vista la sua giovane età e la sua inesperienza.
La stessa inesperienza di allora di Ciro Ferrara, che nel corso dell’intervista ha commentato:
“La mia cosiddetta inesperienza di allora si sommò in un certo senso a quella della società (Cobolli Gigli, poi Jean-Claude Blanc). E in ogni modo chi arrivò dopo di me, nonostante una carriera più solida, fece peggio.
Andreaconosce benissimo ambiente,protagonisti e mentalità del club – ha continuato Ciro Ferrara –. L’insidia è sicuramente l’inesperienza, potrà però contare sulla protezione di una società eccezionale, solidissima.
All’interno dello spogliatoio, inizialmente, Andrea metterà sul tavolo titoli, carisma e crediti conquistati attraverso una carriera fantastica da giocatore. Di calcio ne sa, eccome.
Alla lunga servirà poi il vero salto di qualità: andranno gestite 25 aziende, perché tali sono quasi tutti i giocatori della Juve.
Andrea sarà sotto esame ogni giorno, soprattutto esternamente: verranno costantemente giudicati risultati, atteggiamenti, dichiarazioni e altro. Pressioni che andranno metabolizzate nel migliore dei modi”.