venerdì, 8 Novembre 2024

Inchiesta Juve su “manovre stipendi”: Chiné chiede un’altra proroga di 20 giorni. Processo a metà maggio

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Sembra una battaglia tra la Giustizia Sportiva rappresentata da Chinè e la Juventus.

Dopo il “punto” a favore messo a segno dai legali del club bianconero con il pronunciamento del Tar sull’obbligo di consegnare agli avvocati difensori la famosa “carta Covisoc”, che rappresenta la possibile strada per convincere il Collegio di garanzia a restituire i 15 punti “maltolti” alla Juve, torna in scena il procuratore federale Giuseppe Chiné che sulla manovra stipendi e le famose “side letter”, ha chiesto una nuova proroga (dopo una prima di 40 giorni che scadeva proprio ieri) di 20 giorni che consentirà a Chinè di arrivare a fine mese.

E’ la ragione della richiesta di proroga che colpisce gli addetti ai lavori: Come riferisce Gazzetta la procura federale ha infatti ricevuto un’abbondante serie di nuovi atti dai pm di Torino che lavorano all’indagine “Prisma” e che è attesa al crocevia dell’udienza preliminare per decidere sui rinvii a giudizio del club e di 12 suoi ex dirigenti il prossimo 27 marzo.

Per l’eventuale processo, si può immaginare una data nella seconda metà di maggio.

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