venerdì, 26 Aprile 2024

Inchiesta Juve, la Procura della Cassazione respinge il ricorso bianconero. Il processo resta a Torino.

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Il procedimento giudiziario sui conti della Juventus resta per il momento a Torino.

Questo perché non può essere la Procura generale della Cassazione a decidere sulla competenza territoriale del processo alla Juventus.

Attraverso un decreto firmato dal sostituto procuratore generale Mariella De Masellis si stabilisce infatti l’inammissibilità della richiesta avanza dai difensori della Juventus che avevano chiesto di trasmettere gli atti alla procura della repubblica di Milano visto che il reato più grave, quello di aggiotaggio, si configurerebbe nel luogo in cui ha sede la borsa.

In alternativa i legali dei vertici della società chiedevano di trasferire il procedimento a Roma: secondo i difensori infatti, la diffusione dei comunicati stampa in cui venivano fornite le informazioni contabili finite sotto inchiesta, sarebbe avvenuta tramite un portale informatico di una società che ha sede legale nella capitale.

La questione dovrà essere risolta dai giudici torinesi. Come riferisce La Repubblica tra le sue colonne “la procura di Torino invece è convinta che sia quella la sede corretta del processo: il reato si sarebbe consumato nel capoluogo subalpino quando la dipendente della Juventus aveva caricato le note della società sul computer premendo il tasto invio. Sarà quindi il giudice per l’udienza preliminare a dover decidere se il processo Juve dovrà svolgersi a Torino o in un’altro tribunale”.

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