giovedì, 25 Aprile 2024

Avv. Paniz: “Dispiace per i detrattori della Juve, che sperano di vederla penalizzata o retrocessa, ma dovranno attendere qualche secolo affinché ciò si verifichi ancora”

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L’avvocato Maurizio Paniz ha rivelato di aver avuto un incontro di quasi due ore con il presidente Agnelli presso lo Juve Club Parlamento.

“L’ho trovato sereno, determinato e convinto delle sue posizioni. Ho apprezzato moltissimo il gesto di dimettersi posponendo le proprie posizioni individuali rispetto al nome Juventus per interesse della società”, le prime parole del noto avvocato di fede bianconera.

Pertanto, ancora una volta la Juve si è dimostrata all’avanguardia in questa tipologia di scelte. Il problema ora non è contrattaccare, il problema è dimostrare che anche in questa occasione la Juve si è comportata in maniera ineccepibile. Dobbiamo essere molto chiari nel ricostruire i fatti”.

Il legale spiega che ci sono due considerazioni:

Uno riguarda le plusvalenze, cioè il valore attribuito ai giocatori: ci sono già moltissime pronunce da parte della magistratura ordinaria e di quella sportiva che confermano che il valore di un giocatore è qualcosa di soggettivo e non di oggettivo e non può avere parametrazioni sicure. Su questo tema non ci sono rischi”.

Poi “c’è un secondo tema, quello relativo alla contabilizzazione degli stipendi e dei defalchi sugli stipendi nelle annate Covid. A tal proposito, ci sono due tesi: una tesi secondo cui vanno contabilizzati nel momento in cui è sorto il debito, e una tesi secondo cui vanno contabilizzati nel momento in cui avviene il pagamento. Ovviamente la Juventus ha adottato una tesi, avvalendosi del conforto di molti esperti in diritto fiscale, e la Procura della Repubblica insieme alla Consob ritiene di adottare la tesi opposta”.

L’avvocato spiega che in Italia lo sanno tutti, le norme non sono tutte interpretabili in un’unica maniera, ma ci sono diverse interpretazioni. E per questo, in difesa della tesi scelta, il Consiglio della Juventus ha deciso per rispetto nei confronti degli inquirenti, della giustizia sportiva e di qualsiasi altro organo di controllo di fare un passo indietro e di rimettersi alla posizione individuale, lasciando che venga valutata dalla magistratura nel momento opportuno”.

“Il rinvio a giudizio per Agnelli è un atto quasi scontato, ma questo in Italia non significa un’affermazione di responsabilità, anzi tutt’altro. La Juve ha fatto le cose in maniera corretta, ineccepibile sotto tutti i punti di vista e pertanto porterà avanti la sua tesi in tutte le sedi, dove magari la Procura passerà in secondo piano. Quante volte i giudici non sposano le tesi della Procura? Succede con frequenza quotidiana in Italia”.

E ancora a proposito della riapertura del Processo sportivo: “La Procura della Federcalcio ha tutto il diritto di vedere se ci sono delle prove nuove, ma nel momento in cui ha deciso di assolvere in primo e in secondo grado una decina di società e una sessantina di dirigenti alcuni mesi fa lo ha fatto a ragion veduta. Molti hanno tentato di dimostrare che nelle valutazioni dei giocatori ci sia qualcosa di oggettivo, ma in realtà non c’è assolutamente nulla di oggettivo perché dipende dalle esigenze delle società e dalla valutazione sull’eventuale crescita.

Poi l’affondo nei confronti degli avvoltoi: Mi dispiace per i detrattori della Juventus, che sperano di vederla penalizzata e magari retrocessa, ma dovranno attendere qualche altro secolo affinché ciò si verifichi ancora”.

“Ricordiamoci sempre che il vento soffia sulle cime più alte e chi sta in cima deve abituarsi a sentirlo soffiare, ma dalle cime più alte si vedono anche gli altri che arrancano per raggiungere la cima. Noi intanto in cima ci siamo, soffierà il vento, ma non ci saranno problemi, ci copriremo”.

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