Ha corso, lottato, fatto a sportellate con i difensori della Sampdoria e si è preso sulle spalle il peso dell’attacco, trascinando la Juventus fino alla vittoria per 3-1.
È Alvaro Morata, che al Marassi ha messo in campo una prestazione apprezzata e premiata dai maggiori quotidiani sportivi con voti molto alti. L’attaccante bianconero ha commentato così l’importante vittoria incassata al microfoni di DAZN: “Abbiamo ritrovato compattezza e voglia di lottare. Abbiamo tanta gente ancora fuori, li aspettiamo con ansia. Si respira un’altra aria tra di noi”.
Dopo un periodo di forte incertezza sul suo futuro, da qualche settimana sono diverse le indiscrezioni che riportano della volontà dei bianconeri di riscattarlo dall’Atletico Madrid a fine stagione. Una decisione che non dipende da lui, come ha sottolineato lo spagnolo: “Da quando abbiamo riiniziato la stagione ho parlato con Allegri. Forse prima di quella conversazione non mi sentivo così importante come ora. È stato importante perché tutti noi abbiamo bisogno di sentire parole di stima“ ha commentato Morata, che ha poi precisato: “Se resto alla Juve? Non lo so, non dipende da me. La voglia di Juve non è mai andata via. Sarò il primo tifoso anche se non dovessi più essere qui l’anno prossimo. Non dipende da me, io penso solo a lavorare e cercare di vincere“.
In merito alla posizione in campo, Morata ha precisato: “Non chiedo altro che giocare in attacco ovunque. Io sono orgoglioso di stare qua: per la posizione bisogna sacrificarsi, lavorare”.
Obiettivi? “Siamo la Juventus, è stato un anno particolare. Bisogna lavorare e pensare alla Champions perché nessuno sa cosa può accadere in quella competizione”.