Dopo la batosta rimediata in casa contro il Sassuolo, la Juventus si trova davanti ad una situazione che qualcuno chiama già ‘crisi‘, visti i 13 punti di distanza rispetto alla vetta della classifica.
Un momento di evidente difficoltà per la Juventus, che sembra non avere testa né un’idea di gioco precisa, e prova ne è il successo del Sassuolo, così come l’Empoli, usciti vittoriose dallo Stadium.
A evidenziare le criticità all’interno della squadra bianconera, il giornalista Fabio Ravezzani:
“Se tu togli Cristiano Ronaldo, che rimane un grande attaccante anche se condizionava tutto il gioco della squadra e lo sostituisci con Kean il tuo tasso tecnico precipita. Avresti bisogno di un altro attaccante che non può essere Morata che è stato stravalutato e strapagato, un clamoroso errore di valutazione. Ci sono giocatori che non hanno continuità come Dybala, che ogni tanto fa delle cose fantastiche e poi si eclissa per uno/due mesi. L’altro è Chiesa, che ha bisogno di tempo, perché come Dybala, è uno splendido comprimario, ma manca il grandissimo attaccante lì davanti”.
“Quale altro giocatore manca alla Juventus? Inutile girarci intorno: è de Ligt. Uno dei più forti difensori al mondo che dopo due anni, non solo non è migliorato ma è anche un po’ regredito. De Ligt è uno dei tanti, non è mai riuscito ad essere il grande fuoriclasse, perno della difesa come tutti pensavano”.
“L’assenza di questi due campioni assoluti e l’incapacità di sostituirli, fa implodere la Juventus perché non riesce ad ancorarsi a nessuno. Pensava di aggrapparsi al prestigio e alla saggezza del suo allenatore, ma non è bastato. Non è bastato perché non hai il fuoriclasse assoluto in attacco e non hai il grandissimo difensore, il migliore, al centro della difesa, così come al centrocampo hai giocatori di mediocri capacità“.
“Se tu vai in campo con una difesa che non ha un grandissimo interprete, se non hai un attaccante che ti regge sulle spalle la squadra e se in mezzo ti manca un grandissimo interprete, allora scopri che, purtroppo per la Juventus, Massimiliano Allegri non era sufficiente per poter dare una svolta ad una squadra troppo debole. Non solo per lui ma per qualsiasi altro allenatore che voglia in questo momento portarla al vertice”.
“Riuscirà Allegri ad arrivare almeno 3° o 4°? Forse sì. Ma dopo l’ultima sconfitta interna abbiamo avuto la certezza che questa squadra non può ambire a vincere il campionato“ ha concluso.