martedì, 16 Aprile 2024

Tony Damascelli impietoso col giocatore della Juve: “Khedira uno di quei giocatori che preferisce lucidare la panchina e ritirare lo stipendio”

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Dopo aver risolto la pratica Higuain, la Juventus si appresta a mettere mano al fascicolo Khedira.

Pratica quella del tedesco che non sembra di facile risoluzione, visti i ripetuti no ad accettare una semplice buonauscita.

Il giornalista Tony Damascelli definisce “mercenario” il comportamento del centrocampista tedesco.

“Sami Khedira è un professionista di assoluto livello”, scrive in apertura la firma sportiva de Il Giornale.

“Tutto questo gli ha garantito, nel settembre del duemila e diciotto il prolungamento del contratto fino a giugno prossimo in cambio di milioni sei e mezzo di euro”.

“Nelle ultime due stagioni Khedira Sami è stato presente, rispettivamente 17 e 18 volte, realizzando complessivamente gol nel numero di 2. In queste due stagioni è stato fermo, per infortuni vari, 341 giorni”.

“Va da sé che, viste le premesse, si potrebbe dedurre che il tedesco abbia compreso che la carriera sia compromessa e che il rapporto professionale con la Juventus sia da concludere. Ma così non è, perché Khedira Sami rifiuta qualunque transazione, patto, compromesso, offerta, liquidazione, indennizzo, lui è sicuro dei propri muscoli, ritiene di essere fisicamente pronto ad affrontare un campionato e le coppe come se nulla fosse, come se quel bollettino da ASL che lo riguarda sia una fake new, un complotto, una bugia dei giornalisti.

E ancora: “È un caso emblematico di come il calcio sia nelle mani di chi non lo ama per la passione, per la sfida, per la competizione ma soprattutto per il denaro che è parte decisiva, sia chiaro, di un professionista ma ne smaschera anche la parte più mercantile e mercenaria…”

“Trattasi di calciatori che rifuggono lo specchio, evitano di guardarsi per non vedere ferite, rughe, muscolo flaccido, il logorio di una carriera. Se ne infischiano del resto, preferiscono lucidare la panchina e ritirare lo stipendio, vivono da impiegati con il conto corrente degli emiri. È il bello del calcio. È il brutto di Khedira”.

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