venerdì, 22 Novembre 2024

Juve, Moggi: “L’errore di molti è quello di considerare bello il finale col Verona. Però, affrontare il Barcellona adesso è più facile che col Verona”

Condividi

spot_imgspot_img

Luciano Moggi, è intervenuto come di consueto nel salotto di Casa Juventibus.

L’ex direttore generale bianconero ha fatto diverse riflessioni sulla Juventus, raccolte in dieci punti sul portale web di Juventibus.

Troppi giocatori bravi non fanno una squadra. Adesso voglio vedere che succede ora che torna Ronaldo, uno tra Morata e Dybala, che oggi sono i migliori, non giocherà. Io ho dato via un campione come Baggio perché non si integrava con la squadra e dava problema con gli altri due attaccanti”.

Sul centrocampo: “Forse la Juve quest’anno doveva comprare un centrocampista più di un attaccante o un difensore. È normale che la rosa abbia cinque attaccanti uguali e non un centrocampista giusto? È una squadra difficile da costruire”, sentenzia Moggi.

Moggi invita tutti a non illudersi per il finale col Verona: “L’errore di molti è quello di considerare bello il finale col Verona, con pali e traverse: è dipeso esclusivamente dalla stanchezza del Verona, che si era presentato timido in campo ma che ha preso confidenza alzando il ritmo e facendo sparire la Juventus. La Juve ha subito le iniziative del Verona che non è una grande squadra. Gli ultimi minuti dipendono dalla mancanza di fiato del Verona”.

E ancora, Moggi sostiene che La Juve non riesce a verticalizzare, perché oltre ad Arthur non ha centrocampisti con quelle caratteristiche. Con Bentancur la squadra migliora anche se lui è costretto a fare un ruolo non suo. Quando rientra Ronaldo, se devi mettere insieme Kulusevski e Chiesa questo centrocampo e difesa non possono reggerli tutti: agli avversari basta esercitare una pressione più alta per mettere in difficoltà la Juve”.

Moggi non ha dubbi:  “La squadra è destinata ad affidarsi ai colpi dei singoli e non a un’idea di squadra: contro il Verona ha attaccato a testa bassa ma non ha dato la sensazione di essere una squadra”

Di conseguenza, “i risultati resteranno questi se a centrocampo non si trova una soluzione tipo adattare meglio Bentancur o Arthur che diventa più veloce nello scambio. Il brasiliano è un buon giocatore ma è lento, adatto al TikiTaka, con passaggi orizzontali che sono quelli che rallentano una squadra. È stata un’ottima plusvalenza ma tra Pjanic e lui, tecnicamente, c’è tanta differenza. Khedira? Ha un problema solo: gioca poco e s’infortuna spesso, ma se fosse a posto sarebbe l’unico in grado di dettare i tempi alla squadra”.

Tuttavia, secondo Moggi con Ronaldo la Juve può lottare per il campionato, anche perché il Milan non lo considero per lo scudetto. Sono i 5 cambi che possono determinare la vittoria: la Juve, l’Inter e il Napoli hanno campioni in panchina, e saranno loro che si contenderanno il titolo. L’Inter, però, ha una rosa complessiva migliore di tutti”.

Infine la sentenza: Chiesa è un buon giocatore per la Juve dell’anno prossimo. Oggi è d’intralcio, preclude la porta a Kulusevski e ad altri. Cuadrado? Meno male che c’è”.
Il cantiere di Pirlo: “Il cantiere sta per scadere e gli esperimenti devono lasciare spazio alle idee chiare su cosa si voglia fare: ma con questi giocatori Pirlo fa fatica a mettere in piedi il centrocampo di una squadra che addirittura ambisce a vincere la Champions”.

La cartina di tornasole sarà la sfida col Barcellona: “Affrontare il Barcellona adesso è più facile che col Verona. Loro non hanno Piqué e la situazione societaria è molto difficile. Barcellona e Real Madrid sono in regresso totale”.

Condividi

Leggi anche

Ultime notizie