L’ex attaccante della Juventus, Fabrizio Ravanelli, ai microfoni di SkySport ha commentato il momento vissuto dalla Juventus e dal suo allenatore Andrea Pirlo:
“La Juve sta pagando la mancanza di preparazione e conoscenza del mister da parte di tutto l’effettivo. Sta studiando come mettere in campo i giocatori per farli rendere al meglio, spesso ricorrendo a responsabilità che non hanno sempre pagato. Ha sempre avuto questa personalità da giocatore e ce l’ha anche da tecnico. Ora la Juve deve ritrovare smalto fisico, a Crotone si è vista una Juve molto lenta che fisicamente lascia a desiderare, e poi a differenza di quello che pensa Pirlo mi sembra una squadra che con due centrocampisti non può giocare“.
Ravanelli, rimasto nel cuore dei tifosi anche grazie alla Champions conquistata nel 1996 all’Olimpico di Roma, in cui proprio lui segnò in finale contro l’Ajax, di quella stagione ha ricordato:
“Era il gruppo che dava la certezza, la volontà e l’umiltà di un gruppo che ha sempre lavorato tanto, anche nei giorni festivi. Ricordo che a Natale tornammo tutti un giorno prima dalle vacanze per essere pronti alla ripresa. Era una squadra di gladiatori, 9 italiani su 11 in finale di Champions, un senso di appartenenza incredibile, eravamo disposti a buttarci nel fuoco pur di vincere una partita.
Oggi la differenza la fanno il cuore, la fame, la voglia. E poi devi correre, se non corri duri poco”.