Andrea Bosco, giornalista e scrittore di fede bianconera dedica una parete del suo consueto editoriale sulle colonne di Tuttojuve, ad alcune considerazioni extra Juve.
“Il Napoli sta giocando benissimo: il lavoro di Gattuso è stato esemplare. Meno esemplare quello di De Laurentiis: non è vero che il Napoli non ha “potuto“ andare a Torino. E’ De Laurentiis che non ha “voluto” andarci”, scrive Bosco.
“Sono del parere che il giudice d’appello Sandulli dovrebbe dimettersi: le sue parole (“la classifica non la fa il covid“) sono un pesante pregiudizio rispetto a quelle che potranno essere le sue valutazioni per il ricorso. Non so come finirà: personalmente mi piacerebbe che Juventus-Napoli fosse disputata. Non il 13 di gennaio, ma disputata. Tuttavia non so quali vesti potrebbe (in caso di ricorso accettato), vestire la Federazione: l’Inter con sei contagiati ha giocato il derby. Idem il Parma con altrettanti. L’eccezione è il Napoli”.
Bosco pone in evidenza come non è “normale che gran parte dei media nostrani siano anti-Juve. Ma, in fondo, non ci sono giornalisti, completamente neutrali. Basterebbe che quelli che pretendono di esserlo, alla fine non cadessero sempre sugli stessi argomenti. Piacerebbe che la Juventus “rinunciasse“ agli scudetti revocati da Calciopoli. Piacerebbe non andasse in altri tribunali a pretendere “giustizia“. Piacerebbe fosse messa sulla vicenda la parola “fine“. Piacerebbe anche al sottoscritto: dico sul serio”.
“A patto però che il “cartone” fosse sballato e avviato in discarica. Se “fine” deve essere, che tutti si assumano le proprie responsabilità. Perché poi Palamara che (con Calciopoli iniziò la sua ascesa) dalla sua stessa categoria è stato radiato. E perché, quell’altro, dopo 14 anni anni è ancora lì: a giudicare con l’orecchio teso al sentire popolare”, conclude il giornalista .