martedì, 30 Aprile 2024

Torna a galla la richiesta dell’audio VAR Inter-Juve. Caso inesistente. La spiegazione di Rizzoli e Marelli

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Sembrava che le polemiche sulla partita Inter-Juventus del 28 aprile 2018 potessero ritenersi superate, ma a riportare alla ribalta le accuse dell’ex procuratore federale Giuseppe Pecoraro, ci ha pensato ieri sera il programma televisivo Le Iene.

Nel loro servizio andato in onda, si ricorda l’episodio che più di altri ha creato discussioni, perché l’Inter reclamava l’espulsione di Pjanic per un intervento su Rafinha.

L’allora procuratore federale Pecoraro avrebbe voluto indagare sulla conduzione del direttore di gara Orsato e avrebbe chiesto l’audio di quell’episodio, per verificare se ci fosse stato un dialogo con Mazzoleni al VAR.

“La Lega disse che non l’avevano – ha sostenuto Pecoraro nel corso dell’intervista -, che non c’era l’audio. Penso che VAR e arbitro abbiano parlato. Che cosa si siano detti, questo non lo sappiamo. La risposta più semplice è che non me l’abbiano voluto dare, perché mi danno l’audio degli altri episodi e non mi danno questo, quando a me interessava soltanto quell’episodio lì“.

A fare chiarezza sull’episodio, rimandando al mittente le accuse di Pecoraro, il designatore arbitrale Nicola Rizzoli, che ha spiegato:

“Non è scomparso nulla, non c’è nulla da nascondere. A Pecoraro è arrivato il video, è quello che è arrivato a tutti, nel senso le immagini normali, quella evidentemente non è una situazione da VAR“.

Lo stesso Rizzoli, a seguito dell’episodio del 2018, ai microfoni di Sky aveva commentato:

“È giusto chiarire e non fare confusione. Le situazioni da protocollo VAR sono le sole ad essere registrate, non dagli arbitri, ma dal provider della Lega che mette a disposizione le clip per fare didattica”.

A commentare la vicenda anche l’ex arbitro Luca Marelli che qualche tempo fa sul suo seguitissimo blog lucamarelli.it aveva precisato:

Perché non esiste un file del colloquio tra VAR e arbitro? Per un motivo banalissimo, perché non è mai esistito. Trattandosi di un episodio da ammonizione il VAR non aveva alcun motivo per intervenire e, se avesse interpellato Orsato, avrebbe commesso un errore colossale di applicazione del protocollo“.

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