Marcello Chirico si dice divertito nel “vedere come stanno trascorrendo la vigilia di San Silvestro una parte d’interisti (e tanti romanisti): mentre le mogli sono impegnate in cucina con la preparazione del cenone, loro si prodigano con righello e matita a tirare linee sul frame tv dell’azione del gol di Rabiot. Ovviamente da annullare, perché secondo le loro precise geometrie il ginocchio era oltre il difensore romanista”.
Ma il giornalista di fede bianconera scrive che “le immagini hanno dimostrato il contrario, e che aldilà non c’è nemmeno la punta del tacchetto posteriore di Kean (do you remember?), eppure sui social sta prendendo piede la tesi che sia stato fatto un regalo alla Juve“.
“Dopo il regalone natalizio appena ricevuto il giorno prima dall’Inter a Genova, ma ci arriviamo dopo. Se davvero vogliamo fare le pulci al Var (del quale non sono mai stato un sostenitore, anzi), parliamo anche del gol annullato a Chiesa: eravamo abituati , da tempi antidiluviani, che bastava una deviazione – volontaria o meno – di un difendente a rimettere in gioco un avversario in offside, da ieri sera abbiamo appreso che la deviazione deve essere una giocata, altrimenti non vale. Fa parte degli aggiornamenti continui delle regole sui quali sono informati solo arbitri ed ex arbitri , non noi comuni mortali”.
“Non lo sa nemmeno Chiesa, visto che è andato da Sozza a dirgli che Pellegrini gli aveva passato il pallone. Tutto inutile, hanno sempre ragione loro. Per una volta, però, anche l’AIA ha dovuto ammettere un errore e lo ha fatto sul gol di Arnautovic a Genova. “Da annullare” ha ammesso il responsabile tecnico Trefoloni su DAZN. Trovando comunque una giustificazione per Doveri, che secondo lui non è riuscito a valutare bene la spinta di Bissek su Strootman. No, caro Trefoloni, la colpa maggiore ce l’ha Irrati al VAR che avrebbe dovuto segnalargliela e fargliela rivedere la spinta alla on field review, e invece gli ha dato l’ok. E comunque, mettiamoci d’accordo: chi valuta la spinta, l’arbitro o il varista? Perché dipende sempre da partita a partita”.
“Eppoi, a cosa servono le scuse? Ormai il risultato è stato omologato e i punti assegnati. Sono lacrime di coccodrillo, perché di fatto partita e classifica sono state falsate. Con questo, come con altri errori commessi fin qui dal VAR. Se proprio a Marassi fosse stato dato alla Juve il rigore per il fallo di mano di Bani (“più rigore che no”, detto dal designatore Rocchi) oggi la Juventus sarebbe pari punti all’Inter. Dove iniziano a manifestare nervosismo per la stretta vicinanza della Juventus in classifica.