giovedì, 26 Dicembre 2024

Inchiesta Juve, l’eurodeputato Gozi: “Molte squadre hanno rischiato di essere coinvolte e che tutto il sistema aveva interesse a chiudere rapidamente la vicenda”

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L’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo Sandro Gozi, è tornato sulle vicende giudiziarie della Juventus. E lo ha fatto ai microfoni di Tuttojuve:

Oltre a vicende che nulla hanno a che fare con i risultati sul campo, abbiamo avuto anche tanta sfortuna. Credo che abbiamo il record di infortuni, di pali e traverse (credo ben 18…). E i continui e repentini cambi di direzione di quella che chiamiamo – io la metto tra virgolette – “giustizia” sportiva hanno creato una situazione di grande stress e incertezza per i giocatori e i tifosi: e questo è esattamente ciò il sistema calcio dovrebbe invece cercare di evitare”.

Si dovrebbe dare certezza e distinguere vicende giuridiche e vicende sportive: in Italia è stato fatto per tanti mesi l’opposto. Per fortuna siamo arrivati alla fine della stagione e possiamo finalmente voltare pagina”.

E su ciò che deciderà la Uefa:

“In questi mesi, alcuni giornali italiani hanno parlato di pressioni Uefa sul calcio italiano e sulla Juventus, di possibili “scambi politici”, di sanzioni più o meno pesanti a seconda della posizione della Juventus sulla vicenda della Superlega, delle attese sentenze della Corte di Giustizia UE e dell’applicazione del diritto UE al calcio, intesa come attività economica e rispetto al modello europeo dello sport”.

“Addirittura, alcuni rappresentanti Uefa hanno fatto imbarazzanti interviste in Italia in cui in sostanza avvaloravano queste indiscrezioni. Trovo molto sorprendente che la Uefa non abbia mai ritenuto necessario fare smentite ufficiali. Mi sembra che sanzioni pesanti contro la Juventus sarebbero più la conseguenza di un regolamento di conti personale che di un’oggettiva applicazione delle regole. E se così fosse, sarebbe del tutto inaccettabile”.

L’eurodeputato si dice molto perplesso” sul discorso sanzioni: “Credo che molte squadre abbiano rischiato di essere coinvolte e che tutto il sistema avesse interesse a chiudere rapidamente la vicenda. Continuo a non capire perché, per fatti che nulla hanno a che vedere col calcio giocato, si tolgano, rimettano e poi ritolgano punti. Evidente, comunque, che le operazioni discusse non potevano venire svolte da una sola squadra. Come dicono gli inglesi: il tango si balla almeno in due. In questo caso, forse in molti di più”.

Fonte: TuttoJuve

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