giovedì, 9 Maggio 2024

Lotito e Tare indagati dalla Procura di Tivoli: fatture false e plusvalenze per salvare la Salernitana

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Su Lazio e Salernitana potrebbe abbattersi una tempesta, e in particolare sul presidente biancoceleste ed ex-patron anche del club granata Lotito e su altri dirigenti fra cui l’ormai ex-direttore sportivo Igli Tare .

La procura di Tivoli, come riportato dal Fatto Quotidiano, sta indagando per false fatture e plusvalenze fittizie 7 dirigenti per fatti risalenti alle sessioni di mercato del 2017, 2018 e successive.

Secondo quanto riassunto da Calciomercato.com “l’indagine parte da una segnalazione di Bankitalia alla Guardia di Finanza che risale al 3 novembre 2021 ed è legata alla creazione da parte di Lotito e Mezzaroma del Trust chiamato “Salernitana 2021″ e che doveva essere finalizzato alla cessione del club salito in Serie A. Bankitalia conferma che è necessario verificare che nel trust non siano finite somme di denaro frutto di illeciti”.

E ancora, si legge su CM: “Sono 7 i giocatori, o meglio le operazioni di mercate finite sotto la lente di ingrandimento dell’informativa conclusasi il 28 aprile 2022. Tra questi ci sono Mattia Sprocati (2017) comprato dalla Salernitana per 110 mila euro e poi acquistato dalla Lazio per 3.233.498 milioni l’anno successivo (ma rigirato al Parma) e che, come comunicato dalla Salernitana alla GdF, “ha contribuito significativamente a generare utile a bilancio”.

Oltre a Sprocati, ci sono anche le operazioni Casasola (preso dalla Salernitana per 100mila euro e rivenduto alla Lazio per 3 milioni) e i giovani del vivaio Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone che fruttano ai granata 9,8 milioni di euro dalla Lazio. Infine c’è Akpa Akpro pagato 13,4 milioni di euro quando la valutazione era di 600mila euro. Per un totale di 29,4 milioni di euro che, secondo la difesa di Lotito, sono tutti accertati da bonifici depositati in Figc”.

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