È incredulo Giuseppe Cruciani dopo aver letto le motivazioni della sentenza sul -15 alla Juventus.
Ecco le sue parole nel corso di un intervenendo a Juventibus:
“Penso che la questione giuridica sia marginale e che sia una questione di carattere politico. Sto parlando dell’aspetto penale, quello sportivo non lo voglio neanche commentare perché siamo ai livelli della Corea del Nord”, le parole del conduttore de La Zanzara dice.
“La pistola fumante non sono le intercettazioni o le prove dell’accusa, ma sono le ammissioni, le partite chiaramente falsate per via di una confessione ecc. qui la pistola fumante non c’è, ma c’è una groviglia di norme che riguardano la CONSOB, i bilanci ecc. da cui è difficilissimo districarsi e che è materia di avvocati”.
“Io trovo abnorme che la Giustizia Sportiva, durante processi che saranno lunghissimi, giudichi una società e distrugga il patrimonio una società e il campionato di una società, sulla base di atti dell’accusa. Possibilità di difendersi minime. Che sia la Juventus, Napoli, Inter, Chievo, Roma, Lazio ecc. lo trovo abnorme”.
“È una follia che un giudice e un giudizio sportivo si basi su queste cose qua, e che difronte a fatti che sono di una complessità enorme possa risolvere la situazione. Se la Juventus o gli imputati – che non sono ancora tali – venissero tra tre, quattro o cinque anni assolti, che cosa ci facciamo di questo campionato distrutto della Juventus?”