Tra le carte nelle mani della Procura di Torino nell’inchiesta sugli stipendi che vede coinvolta la Juventus, ora è finito un quaderno, una sorta di libro nero.
Secondo La Gazzetta dello Sport a ritrovarlo è stata la Guardia di Finanza nelle prime perquisizioni, quelle di fine novembre 2021: all’interno si racconta – in maniera esplicita – il ricorso a plusvalenze artificiali.
Sempre secondo quanto si legge sulla Gazza sarebbe questo il “metodo” di Fabio Paratici: l’ex dirigente e Federico Cherubini, all’epoca braccio destro proprio di Paratici, vi avrebbero preso diversi appunti.
Per gli inquirenti, il quaderno dovrebbe essere proprio dell’attuale direttore sportivo perché si trovava proprio nell’ufficio di Cherubini, che sembra non condividere alcune parti dell’operato di Paratici.
Per i PM, c’è però un altro indizio importante: una telefonata intercettata tra Cherubini e Bertola, ex dirigente, in cui Cherubini racconta di aver parlato della necessità di cambiare strategia.