venerdì, 22 Novembre 2024

Leonetti: “Moggi ha ragione a dire che Calciopoli è stato architettato per colpire solo la Juve. Ci sono le prove. Bianconeri derubati di 2 scudetti”

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Il giornalista sportivo, Franco Leonetti, ha rilasciato una lunga intervista a Blasting News, in cui ha parlato anche di Calciopoli, e della battaglia che sta portando avanti Luciano Moggi.

E, proprio su Calciopoli, Leonetti,- prendendo spunto dalla docu-serie lanciata sul sito Avvocati.it dove viene messo in evidenza come il sistema Calciopoli fosse architettato per colpire solo la Juventus – ha detto:

Intanto posso dire che Luciano Moggi abbia assolutamente ragione nel dire che Calciopoli è stato architettato per colpire solo la Juventus, e dobbiamo aggiungere come si sia impegnato strenuamente per far venire a galla le intercettazioni, anche tramite le sue facoltà economiche”.

Secondo il giornalista sportivo, l’obbiettivo di Moggi “è quello di proseguire in questa battaglia e dimostrare che era tutto stato organizzato per ledere la Juventus. Su Calciopoli ci sono delle certezze che sono matematiche e oggettive uscite fuori dalle intercettazioni, cioè un campionato tipo quello del 2004 2005, che non è mai stato provato, secondo l’accusa, che ci fosse un’associazione a delinquere”.

E poi: “Il campionato seguente del 2005 2006 non è mai stato messo sotto inchiesta. Già questo ci fa capire un insieme di cose, cioè che la Juventus è stata derubata di due scudetti, due campionati vinti sul campo. Ma poi ci sono tanti aspetti perché le motivazioni delle sentenze poi non hanno accertato dei reati, cioè la presunzione di alcuni comportamenti che sembravano aver creato una cupola fondamentalmente in maniera oggettiva”.

Ma non è tutto: “Ci ricordiamo delle sim svizzere, per esempio, che ci hanno voluto far credere o meno l’accusa ha cercato di far credere a tutti che non fossero intercettabili. Le sim svizzere erano intercettabili come tutte le altre, oppure quando si diceva, solo la Juve intratteneva dei rapporti vietati con gli arbitri. E invece no, perché poi fondamentalmente tutti i dirigenti, anzi, era la struttura arbitrale che inviava e chiedeva a tutti i dirigenti dei vari club di comunicare per cercare di rendere migliore quello che poteva essere la struttura del calcio dell’epoca”.

Poi “si parlava di ammonizioni preventive che non sono mai state trovate. I famosi bussolotti per le estrazioni, che fondamentalmente non hanno mai minato nessuna regolarità dei sorteggi. Le griglie che tenevano banco su tutti i quotidiani dell’epoca sono situazioni ipotizzate ma che non hanno mai trovato dei riscontri oggettivi”.

Quindi secondo il giornalista sportiva fondamentalmente si sta parlando “di situazioni che, ripeto o erano consentite dal sistema oppure non sono mai state provate. Quindi secondo me altro che se fa bene Luciano Moggi a continuare la sua battaglia, a cercare di scoperchiare delle false verità che qualcuno ha continuato a spacciare per la verità e che sono passate poi alla storia come tali, ma che non sono assolutamente mai state dimostrate e sono delle falsità”.

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