venerdì, 22 Novembre 2024

Arrigo Sacchi: “Missione di Sarri impossibile. Agnelli non ha avuto pazienza ma la Juventus resta un esempio per tutti di organizzazione e potenza”

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L’ex allenatore della Nazionale Italiana Arrigo Sacchi, profondo estimatore di Maurizio Sarri, commenta attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, l’esonero del tecnico bianconero.

Sarri aveva accettato una “mission impossible”. Sperava nella pazienza e collaborazione del club, ma i dirigenti juventini come sempre hanno creduto in valori diversi. Il motto della casa è: conta soltanto vincere”, sentenzia Sacchi.

Secondo l’ex allenatore sono stati trascurati “fattori come il merito, la bellezza, le emozioni, lo spettacolo, l’armonia, la cultura e l’evoluzione” a discapito di “altre componenti come la melodia, l’impegno, l’entusiasmo, il coraggio, le idee, l’innovazione e l’inclusione”.

Maurizio Sarri ha ereditato un team saturo e logorato da otto scudetti di fila e con l’età sempre più avanzata. Un gruppo con molti individualisti poco disposti a correre e lottare per i compagni”, ha scritto Sacchi.

“Andrea Agnelli […]ha tentato di avvicinarsi al futuro, purtroppo non ha avuto pazienza”.

Tuttavia Sacchi conferma che “la Juventus è un esempio per tutti di organizzazione e potenza: si sperava che fosse anche un faro in grado di illuminare e proporre un football positivo e bello, come il calcio moderno e generoso di Sarri”. (…)

“Senza evoluzione e innovazione non ci può essere futuro”, sentenzia Sacchi.

Noi aggiungiamo tuttavia, che non è detto però che Andrea Agnelli come al solito, non abbia visto ancora una volta più lontano di tutti quanti assicurandosi un allenatore, Pirlo, che se dovesse ripetere le gesta da calciatore, sia proprio lui in grado di garantire l’evoluzione e l’innovazione tanto care a Sacchi.

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