Michele Criscitiello nel suo editoriale per tuttomercatoweb ha commentato la situazione di crisi vissuta all’Inter, che in poco tempo si è ritrovata a dire addio al suo allenatore Antonio Conte, ad Hakimi e ora a Romelu Lukaku, promesso sposo del Chelsea.
“Altro che Hakimi, vendere il pezzo grosso a ridosso di ferragosto è un colpo al cuore“ ha commentato Criscitiello, che ha poi aggiunto: “Sarà, forse, la prima volta che alla prima casalinga dei campioni d’Italia dopo tanti anni non ci sarà una festa ma un clima di depressione“.
Una profonda crisi, quella nerazzurra, che secondo Criscitiello non sarebbe da addebitare alla pandemia: “Zhang è andato in difficoltà per altre questioni. Il covid c’è stato in tutto il mondo e il giochino all’Inter non sta saltando per la pandemia ma semplicemente per i problemi di Suning che ha sbagliato a fare qualche calcolo”.
Ha poi aggiunto: “Quello che sta accadendo all’Inter è davvero paradossale. Così come sono paradossali i baci alla maglia nerazzurra di Lukaku che dopo due mesi se ne va senza scomporsi. Certo, ormai, siamo abituati ma queste sceneggiate vorremmo non vederle più tanto ormai è chiaro che tutti, dalla A alla Z, sono calciatori che guardano al proprio interesse e di club o maglie frega meno di zero”.
“Conte è stata una mazzata ma, paradossalmente, Lukaku anche peggio. Arrivati ad agosto credevamo di averla scampata, invece, Suning ha bisogno di fare cassa e anche il belga se ne va”.
“La discesa che ha preso Zhang è preoccupante ma più che cedere tutti sarebbe il caso di capire a chi si può cedere la società tanto non c’è futuro e questo si è capito ormai da 6 mesi. Non vale la pena tirare avanti tanto per farlo, conviene mettere la società sul mercato e sperare di salvare il salvabile degli investimenti fatti in precedenza. Non è tifoso dell’Inter, non è legato all’Italia e più che sperare di passare indenne la tempesta, conviene aprire a nuovi mercati per lasciare la maggioranza ad arabi, russi o fondi“, ha concluso.