Le parole su Calciopoli dell’ex portiere della Juventus Michelangelo Rampulla a Il Posticipo non hanno lasciato indifferente Luciano Moggi che attraverso il suo profilo Facebook ha replicato ad alcuni fan circa l’utilizzo delle famose schede telefoniche (sim) svizzere:
Prima le parole di Rampulla: “Dopo Calciopoli il club ha vinto tanti scudetti e ha giocato due finali di Champions. La società è rinata dopo questa brutta pagina di calcio. Ingiustizia? Sicuramente sì perché noi addetti ai lavori sappiamo come vanno le cose e come sono andate. Non c’era tutto quello che si è visto. Ci è sembrato che volessero punire una situazione in particolare piuttosto che una serie di reali situazioni spiacevoli”.
Poi, la precisazione dell’ex dg bianconero:
“Intanto io non ho passato sim svizzere agli arbitri, a me servivano per nascondere le trattative che venivano spiate, come quella di Stankovic, e poi per difendermi dalla richiesta di biglietti omaggio”.
E ancora, ha ricordato Moggi: “Una volta qualcuno, e non era un arbitro, me ne chiese una che io gli detti. Gli serviva per altre cose, basta sentire le intercettazioni. Il resto è una invenzione non supportata da prove. Domandatevi il perché della assoluzione di tutti gli arbitri e si potrà dare una risposta”.
I fan sul social lo acclamano e lo difendono così: “Per forza le spiavano le trattative, direttore della Tim era Tronchetti Provera ex dipendente di Moratti!” o ancora: “Il problema è stato che lei vinceva e stravinceva e dava molto fastidio perché lei era nel suo ruolo un fuoriclasse”.