SuperLega, sale in cattedra ancora una volta il Tribunale Commerciale di Madrid che respinge il ricorso dell’Uefa e conferma l’ordinanza del 4 giugno scorso che impediva ogni azione punitiva contro i club fondatori.
Altro duro colpo dunque per la Uefa che ha dovuto, suo malgrado ammettere le tre squadre “ribelli” in Champions (Juventus, Real Madrid e Barcellona) e bloccare ogni procedimento disciplinare.
Lo riferisce La Stampa che riprende la notizia del quotidiano sportivo spagnolo As, secondo cui il giudice ha stabilito che «la A22 Sports Management – la holding alla base del progetto Super Lega -, a dispetto di quanto chiesto dalla Uefa, ha tutto il diritto di integrare la richiesta dei club fondatori che non vengano presi provvedimenti sanzionatori nei loro confronti da parte della stessa Uefa».
Spiega La Stampa che la società che incorpora la SuperLega “viene messa al riparo da tutte le possibili misure da parte di Ceferin, in attesa che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si esprima sul caso sollevato dalla Super Lega”
Il Tribunale di Madrid cercherà di dimostrare come l’Uefa abusa di posizione dominante sul controllo dei diritti tv e sull’organizzazione delle competizioni.
Nel frattempo, “l’Uefa non può agire contro le 12 squadre fondatrici o contro la società che fa da consigliere alla Super Lega”.
E ancora, spiega il quotidiano di Torino “in questo caso, dunque, anche il successivo accordo-patteggiamento tra l’Uefa e i 9 club pentiti (tutte le inglesi più Milan, Inter e Atletico Madrid) potrebbe essere invalidato”.