José Mourinho incensa Cristiano Ronaldo. Secondo il neo-allenatore della Roma, CR7 è ancora in grado di fare la differenza.
“Ha 36 anni ed è stato ancora comodamente il capocannoniere della Serie A la scorsa stagione con 29 gol con la Juventus”, le prime parole di Mourinho al Times.
“Questo ti dice quanto abilmente abbia adattato il suo gioco da attaccante. Non lo vedi allargarsi con la palla a destra o a sinistra, fare diagonali e attaccare con quei dribbling, ma può ancora risolvere le partite e segnare molti gol”.
Mou, che conosce molto bene Ronaldo, per averlo allenato ai tempi del Real Madrid, spiega: “La sua efficienza nella rifinitura è incredibile…Cristiano, soprattutto in nazionale, gioca da numero 9 con un po’ di libertà di movimento. Un giocatore come Ronaldo sarà sempre protagonista, al centro dell’attenzione”.
“Gli altri giocatori lo sanno. La domanda è come lo sentono. In senso positivo o negativo? Lo provano con gelosia: “Non è giusto, siamo una squadra, stiamo lavorando sodo e tutta l’attenzione va a una stella?” Oppure possono interpretarlo positivamente, che la pressione è sull’altro e io sono più libero di fare il mio gioco. Queste stelle sono una via di fuga per gli altri”, spiega il tecnico.
“Nella squadra portoghese, il leader è lui, l’uomo principale, il ragazzo che attira tutta l’attenzione e c’è una tale differenza di status che sento davvero che non c’è un solo giocatore che pensa che dovrebbe essere diversamente. Lo accettano tutti. Si sentono tutti protetti da questa aura che circonda Cristiano ed è una cosa molto buona per una squadra…”
“Il problema non è quando c’è Cristiano ma quando non ci sarà”, sentenzia lo Special One.