“Il calcio italiano in questo momento ha bisogno di rimboccarsi le maniche. Ho sentito tanti commenti e credo che la situazione ci debba fare un po’ riflettere. Io facevo da contraltare ai giochisti, ci vuole equilibrio”.
Con queste parole Max Allegri si presenta negli studi di Sky, nel consueto appuntamento domenicale di Sky Club con Caressa e Piccinini.
“Credo che non si debba buttare via tutto dagli allenatori vecchio stile. L’equilibrio serve. Bisognerebbe mettere al centro il giocatore e lavorarci. La tattica serve ma poi ci lamentiamo quando in Europa la passano a 1000 all’ora e noi no. Dobbiamo farci delle domande, lavorare nei settori giovanili con la tecnica individuale”.
“Sono stato innamorato perso dei miei giocatori. Mi sono emozionato quando Pepe ha fatto una partita straordinaria contro la Juve, come Chiellini contro il Cagliari che ha fatto due interventi di lettura… Io mi emoziono”.
“Non so se hanno giocatori più bravi di Juve e Inter. Penso che bisogni ritornare alle cose semplici, all’ABC. Saper passare la palla… Anche la costruzione da dietro, bisogna capire quando la si può fare. I giocatori di Porto e Borussia non sono più bravi”.
E sull’eliminazione dei bianconeri dalla Champions: “La Juventus è stata molto sfortunata e mi è dispiaciuto molto. Avrebbe anche meritato di passare nelle due partite. Quando vedi giocatori bravi tecnicamente è un piacere vederli, bisogna curare quell’aspetto.Parliamo anche di chi fa le cose in maniera positiva”.
Qualcuno chiede ad Allegri: Cosa è successo con Andrea Agnelli quando ci siete divisi?
“C’è stata una diversità di vedute. Non sapevo di Sarri, assolutamente. Non ce ne siamo nemmeno resi conto, è stata una chiusura naturale. La scelta è stata del presidente ovviamente, ma con lui sono rimasto in ottimi rapporti”.
Infine di fronte alla domanda secca: torneresti alla Juve? Allegri risponde così: “Ora è impossibile dirlo, non lo so, ma poi c’è Andrea che secondo me sta facendo bene”.