sabato, 27 Luglio 2024

Juve, Criscitiello: “Con Motta c’è l’accordo su anni e numeri ma soprattutto su intesa di come allestire la squadra”

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Michele Criscitiello su Sportitalia.com punta il dito sull’allenatore della Juventus:

“Allegri sta chiudendo come peggio non potrebbe la sua esperienza alla Juventus. “Odiato” dal popolo bianconero, non sostenuto dalla squadra e non supportato dal nuovo corso dirigenziale”.

“E’ rimasto a galla fino a quando ha potuto poi è tornato indietro con i suoi limiti di un Allegri bis che, a Torino, non aveva alcun senso. Una minestra riscaldata a bassa temperatura e senza aggiunta di un pizzico di sale”.

“Il più grande errore di Andrea Agnelli non è stata la follia Ronaldo, l’aver perso Marotta o aver appoggiato la Superlega bensì aver fatto 4 anni di contratto ad un allenatore”.

“Allegri non ha una squadra forte e già aver portato, probabilmente, la Juve di nuovo in Champions è un buon risultato. Ora, però, si sta lasciando andare in mare aperto. Sta dando ragione a tutti i suoi detrattori ma soprattutto se prima i risultati nascondevano il non gioco, adesso tutti i nodi vengono al pettine”.

“La Juventus non può continuare a fare queste figure ogni anno. Giuntoli ha accettato di lavorare per la squadra del cuore ma sapeva bene che doveva mandare giù due bocconi amari. Un’estate senza mercato, da turista a Milano, e un anno con Allegri in panchina”.

“E’ stato un leone in gabbia e ora inizia a ruggire. Sarà un mercato di rivoluzione che porterà a molti cambi tra i calciatori e in panchina arriverà Thiago Motta, nella fantasia di Giuntoli, che si è mosso con largo anticipo per beffare la concorrenza di altri grandi club”.

“Con Motta c’è l’accordo su anni e numeri ma soprattutto su intesa di come allestire la squadra. Allegri andrà verso l’anno sabbatico o la risoluzione del contratto a pagamento. La nuova Juventus non sarà sperimentale, i tifosi sono stanchi e non accetteranno l’anno di transizione perché ci sarà l’ennesima rivoluzione. Motta si prende una bella responsabilità”.

“Partire dalla Juve come prima big da allenare non è per tutti. Aspettiamo qualche settimana e ne sapremo di più. Per l’allenatore prima c’è da conquistare la prossima qualificazione Champions con il Bologna”.

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