sabato, 27 Luglio 2024

Allegri: “Per lo scudetto ci abbiamo provato ma questa è una squadra che ha bisogno di giocare partite improntanti”

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Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l’Atalanta.


“Quando arrivi a questo punto della stagione i punti sono pesanti e giochiamo con una squadra che gioca per i primi 4 posti. A Napoli, è vero abbiamo fatto una buona partita, domani dovremo fare un’altra buona partita e soprattutto cercare di portare a casa il risultato”. 
 


“Siamo dispiaciuti perché abbiamo lasciato un bel po’ di punti. Siano a marzo, nella parte finale della stagione e l’obiettivo era quello di arrivare a marzo nelle migliori condizioni: adesso siamo secondi e in semifinale di Coppa Italia. Diciamo che gli obiettivi li abbiamo raggiunti e dovremo essere bravi ad arrivare in fondo. Mancano 11 partite di campionato e due di Coppa Italia, speriamo tre, per cercare di fare il meglio possibile”. 
 

 
McKennie diciamo che è recuperato. È a disposizione, oggi, ha fatto tutto con la squadra. Gli altri siamo quasi tutti a disposizione. Alcaraz ha avuto questo contrattempo. Vlahovic è squalificato. Rabiot la prossima settimana dovrebbe essere a disposizione. Però abbiamo i giocatori giusti per affrontare questa partita, soprattutto contro una squadra fisica. E soprattutto la Juventus non batte in casa l’Atalanta da 5 anni”. 
 
“Le assenze non pesano perché abbiamo altri giocatori in grado di fare molto bene. Domani Milik farà molto bene. Abbiamo recuperato Kean e dobbiamo vedere le cose in maniera positiva. Abbiamo ancora 11 partite da giocare e siamo in una buona posizione. È normale che in questo momento qui abbiamo poco tempo a disposizione, perché non siamo a settembre dove hai tempo per recuperare quindi dobbiamo essere molto bravi e affrontare una partita alla volta. Domani avremo l’Atalanta che ha fatto bene in Europa League e gioca per un posto in Europa. Ma non sarà una partita decisiva”. 
 

E sullo scudetto: “Non può vincere sempre una squadra sola. La Juventus ha fatto 9 anni straordinari e poi c’è stato un cambio generazionale, con l’età media della squadra che si è abbassato quest’anno ed è un percorso sostenibile con le nuove linee guida della società. È importante entrare in Champions tutti gli anni. Perché comunque per il calcio italiano la Champions vuol dire il 30% del fatturato, per la Juventus e il 20% ma bisogna entrarci per forza e in Italia non è facile perché ci sono tante squadre in lotta. C’è la Roma, il Napoli e quest’anno anche il Bologna. Non è facile ma bisogna provarci. Per lo scudetto ci abbiamo provato ma questa è una squadra che ha bisogno di giocare partite improntanti. Questa squadra ha giocatori giovani come Fagioli, Miretti, Yildiz, lo stesso Vlahovic è un 2000. Questa squadra ha bisogno di giocare partite importanti per crescere. Credo che la Juve abbia un futuro importante”. 
 

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