Attualmente, l’attenzione del calcio italiano sembra focalizzarsi sugli eventi avvenuti durante la partita tra Juventus e Bologna, in particolare sul rigore che non è stato assegnato al 71° minuto per il fallo di Samuel Iling-Jr., che ha impedito a Dan Ndoye di calciare a porta vuota.
Questo episodio è al centro delle discussioni nei media e nel pubblico. È giusto concentrarsi sull’errore dell’arbitro Di Bello, ma è altrettanto importante porre l’attenzione sull’ennesimo caso in cui il VAR sembra mostrare evidenti limiti, non intervenendo in situazioni che richiederebbero una sanzione.
Tuttavia, sorge un’altra questione. Mentre tutta Italia e gli appassionati non favorevoli alla Juventus si indignano per questo presunto “regalo” fatto alla squadra bianconera, nessuno sta discutendo di un rigore netto non concesso alla Juventus nel primo tempo, a causa di un chiaro tocco di mano da parte di un difensore che ha fermato il pallone con il braccio mentre era in scivolata.
Nel corso del primo tempo, Timothy Weah ha eseguito un cross al centro dell’area di rigore, e il difensore ha tentato un intervento in scivolata, colpendo il pallone con il braccio posto dietro la schiena. Le regole in questo caso sono inequivocabili e recitano “Se il braccio di appoggio è allontanato dal corpo, si tratta di fallo!”
Ecco il regolamento sui ‘falli di mano con scivolata’: