Editoriale di Giancarlo Padovan per calciomercato.com, in cui il giornalista individua il vero germe della Juventus: Angel Di Maria.
“Che non fosse un campione di professionalità lo si era capito prima del Mondiale in Qatar, considerate le assenze per infortunio (vero o presunto), le prove penose, le espulsioni con squalifiche (due turni con il Monza), l’irritazione verso l’allenatore. Dicevamo: si sta preservando”, ha ricordato il giornalista.
“Adesso che, dopo avere vinto la Coppa del Mondo, dovrebbe dare tutto (ha un ingaggio di sette milioni netti) e senza scuse si erge a piantagrane: o gioca dall’inizio (e partite intere) o, addirittura, si autoesclude dai convocati. Siccome siamo in presenza di un ammutinamento palese, l’allenatore dovrebbe metterlo fuori rosa e la società multarlo pesantemente”.
Poi l’affondo finale: “E’ accertato dai fatti che, tranne un paio di partite, il suo contributo alla causa della Juventus, è stato finora modestissimo per non dire ininfluente o, addirittura, dannoso. Va da sè, ovviamente, che al rinnovo di un tale soggetto non si dovrebbe nemmeno pensare. Del resto, una Juventus senza Coppe Europee, non sarebbe certo all’altezza della sua fama: lavativi di così grande successo, in effetti, se ne trovano pochi”.