La prima pagina Libero non rende certo onore al Napoli che si avvia nelle prossime ore a festeggiare la vittoria del terzo Scudetto della sua storia.
Il quotidiano milanese a pagina 10 del titola: “Festa scudetto pagata col reddito Cinquestelle”. E ancora, ““Striscia” smaschera la truffa: i tifosi acquistano fumogeni e bandiere coi sussidi. E i negozianti complici dichiarano allo Stato di aver venduto detersivi e farmaci”.
“In Napoli… When the moon hits your eye like a big pizza pie /That’s amore”, cantava Dean Martin. “Sole mio e pizza” sono un marchio napoletano – si legge sul quotidiano -. Come il reddito di cittadinanza, creato per abolire la povertà da Giggino Di Maio da Pomigliano d’Arco e di cui a Napoli nel 2022 hanno beneficiato 164mila famiglie, il doppio della Lombardia, assegno medio da 634 euro contro i 477 dei polentoni. Di Maio prima di fare il ministro del lavoro lavorava allo stadio di Napoli, allora “San Paolo” oggi “Maradona”.
“A Napoli da giorni con la carta del reddito di cittadinanza si può comprare ogni tipo di gadget celebrativo della squadra di Spalletti facendolo figurare come detersivo, ad esempio, «esce detersivo, il detersivo lo potete comprare al 100% perché è un bene di prima necessità», la cassiera rassicura una cliente. La cliente è una complice di Striscia la Notizia che giovedì e ieri ha mostrato come sotto il Vesuvio il “reddito di cittadinanza” sia diventato anche “reddito di tifoseria””.
“I servizi sono di Luca Abete, specializzato nello smascherare mariuoli. Negozio di elettrodomestici: «Bandiere, abbiamo qualcosa di grande così, questa costa 18 euro», «Per caso posso pagare con la carta del reddito di cittadinanza?», «Certamente! Non risulta il dettaglio del pagamento». La finta cliente chiede: «E quindi cosa risulta?». «Come un piccolo elettrodomestico, oppure “elettronica”. Tutte cose che puoi pagare tranquillamente con il reddito».
“Bottega di fuochi d’artificio, in vetrina una sciarpa azzurra con la scritta “Oprimmo Ammore”. La complice di Striscia cerca dei fumogeni e il negoziante espone la merce: «Questo costa 3 euro, questo 13,questo 20». «Ma per caso si può pagare anche con la carta del reddito?». «Glielo possiamo giustificare come piatti per festa». Domanda: «Quindi come festa, oggetti per festa?». «Ce la si può fare». “Simm e kiu fort”, si legge in un video che pubblicizza spumanti con il simbolo del Napoli. Di nuovo, «Posso col reddito?». Gli alcolici sono, o meglio sarebbero esclusi. «Sì, tranquillamente, è una spesa, esce sempre “alimentari”», spiega il titolare, «io c’ho “il pos alimentari”». «Ma posso prendere alcolici?», «Nun c’è problema». Ccà nisciuno è fesso. La festa tricolore, Napoli Campione finanziata col reddito di cui è poi diventato il paladino Conte Giuseppe che però è foggiano. Abete è specializzato a denunciare mariuolierie ma questo è un inedito”.
Fonte: Libero Quotidiano