Massimo Pavan sconfessa le teorie dei detrattori della Juve, a pochi giorni dal verdetto del Collegio di Garanzia del Coni che potrebbe restituire i 15 punti al club bianconero.
“Alcuni media stanno facendo uscire tutto ad arte e come sempre con la volontà di danneggiare il nome della Juventus e dei suoi dirigenti”, le prime parole di Pavan.
“E’ chiaro che la vicenda delle plusvalenze dopo le motivazioni a dir poco “leggere” della sentenza, potrebbe essere ribaltata, ecco quindi che continuano ad uscire tutta una serie di deposizioni che hanno la chiara finalità di danneggiare la Juventus. Si parla di valigetta, ne fa menzione un ex dipendente Juve che a quanto risulta poi è stato licenziato dalla società stessa”.
Secondo il giornalista di fede bianconera, “una situazione che in genere, a livello teorico fa discutere, perchè quando vieni lasciato a casa dall’oggi al domani, magari con la tua vecchia società, qualche risentimento lo provi. Sarà questo il caso? Non lo sappiamo”.
Ma c’è di più, secondo Pavan: “Ecco, quindi, che queste frasi, che vengono prese ed estrapolate come sempre per prendere il peggio ancora una volta finiscono per colpire la Juventus, descritta come società che voleva fare plusvalenze anche quando non poteva”.
“Certe frasi estrapolate, fanno uscire ancora una volta la Juventus come artefice di chissà quali operazioni, come se Udinese, Atalanta, Sassuolo fossero società “banca” che poi non sono, perchè se vai in banca, non paghi Asamoah anni prima quelle cifre e nemmeno Isla, non acquisti Kulusevski a quell’importo, non vedi Locatelli comprato a 40 milioni, anche se con un pagamento dilazionato. Insomma, la Juventus non ha mai avuto nessun beneficio reale, se non un canale preferenziale semplicemente perchè la società che poteva spendere di più”.
Inoltre, scrive il giornalista di fede bianconera: “dà fastidio leggere sempre delle dichiarazioni di attacco verso ottimi dirigenti, come lo stesso Paratici che sembra diventato un pò il capro espiatorio di tutti coloro che attaccano la Juventus, semplicemente perchè è all’estero e non parla spesso”.
La conclusione: “Siamo sicuri che alla fine tutto verrà a galla ed in sede penale la Juventus ed i suoi ex tesserati sapranno spiegare che “questa valigetta” è equiparabile alla colossale invenzione di “Paparesta chiuso nello spogliatoio”.