Nuove intercettazioni sul caso Juve pubblicate dal Corriere della Sera. Tra le tante spicca quella del manager Stefano Bertola che non condivde la linea verde dell’ex presidente Andrea Agnelli: “Andrea ammette gli errori sì, a parole, ma poi nei fatti pochissimo… cioè non è che dice, su tre ne ho sbagliati tre”.
Il riferimento è al trio Re, Ricci e Paratici. Sulla questione si lamenta anche Maurizio Arrivabene: “Tutti i ragazzetti di cui Andrea è innamorato (i dipendenti, ndr.) non hanno mai mosso un dito in tutta la loro vita, questi hanno bisogno di essere mandati sul campo, se non li metti sul campo faranno sempre delle grandi belle cose da leggere, ma da realizzare un pochino più difficili”.
Arrivabene chiede poi al direttore finanziario dell’epoca, Stefano Cerrato, di fargli un report sui costi dell’Under 23: “L’idea che mi sono fatto io è che quello lì è un carrozzone che abbiamo creato… te lo dico fuori dai denti, che abbiamo creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori”. Pausa: “Di Fede (Cherubini, ndr.) non mi fido per niente sull’Under 23, ha un approccio molto emozionale”.
E poi, la nota finale trascritta dai finanzieri che riassumono così una telefonata intercorsa il 6 settembre 2021 tra Andrea Agnelli e John Elkann: “Discutono su come far riavvicinare Alessandro Del Piero alla società”