Andrea Bosco porta a galla le prove che smentiscono Walter Sabatini, ex DS della Roma che sui giornali ha rivendicato uno “scudetto“, mettendosi in fila nella “serie infinita dei creditori della Juventus”.
“Sabatini rivendica? Anche la Juve potrebbe. A parte i due scudetti sottratti da Calciopoli (uno in modo immondo da parte di Guido Rossi, commissario straordinario con il cuore neroazzurro, sciarpa del medesimo colore e il conto in banca, alimentato, dopo la fine del suo rapporto con Figc, dai bonifici dell’azienda dell’allora vicepresidente dell’Inter) per esempio quello che porta la firma di Nakata, giocatore della Roma (vincitrice dello scudetto). Per consentire l’utilizzo del quale fu cambiato a tre giornate dalla fine del torneo il regolamento relativamente all’impiego degli extracomunitari. Rammenta Sabatini?”, si domanda il giornalista di fede bianconera
Ma non è finita: “Magari la Juve potrebbe rivendicare quello scudetto scippato (complice Collina) sul campo di Perugia con gara sospesa (mai successo successivamente) per 70′ minuti, poi ripresa con modalità da pallanuoto, per uno scudetto finito alla Lazio, della quale il compianto Gaucci, presidente di “quel” Perugia era un azionista”.
Bosco rammenta che “Quella Lazio i cui tifosi, la settimana precedente, denunciando complotti arbitrali contro la squadra del cuore avevano assaltato con bombe carta, biglie e sassi la sede della Federazione, addirittura guidati da un dirigente della società, già noto per trascorsi politici non proprio da educanda. Chi vince è detestato. E in Italia, la vittoria non viene mai onorata dagli avversari. Siamo italiani, non inglesi”, le parole dello scrittore per le colonne di Tuttojuve.