Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, è intervenuto all’Assemblea degli azionisti del club bianconero.
Lucianone ha dato vita ad uno show che ha strappato applausi a scena aperta, quando dalla giacca tira fuori una chiavetta usb:
“Qui c’è tutta Calciopoli”, ha detto Luciano Moggi dal palco dell’Allianz Stadium.
“Devo dire che in tanti si domandano perché ho chiesto di venire e di parlare. Ci ho pensato su, prima vi vedevo tutti tifosi dalla tribuna mentre adesso sono con voi”.
Moggi in qualità di azionista ha fatto notare a tutti:
“Sono venuto per capire – ha messo in chiaro Moggi – perché non tengo molto conto di quello che leggo e sul bilancio della Juventus a leggere i giornali sono catastrofici. Invece qui sento delle cose che non mi sembrano quelle rappresentate dalla stampa”.
E ancora: “Poi sono venuto per ringraziare Agnelli: nove scudetti non si vincono con facilità, sono cose che difficilmente si riescono a capire ma che chi è dentro sa” – ha continuato l’ex direttore generale del club.
“Ringrazio Andrea Agnelli per quanto fatto in una società che non si è mai difesa, facendosi cadere addosso tutto. È diventato un giocattolo nelle mani dei tanti, specialmente dei media”.
Poi l’attacco diretto ai detrattori: “La Juve vince perché ruba”, ha detto Moggi in riferimento alle accuse mosse alla società.
“Questo è assurdo – insiste – la Juve ha vinto sempre sul campo. E non ha mai rubato niente a nessuno, forse ci hanno rubato qualcosa, sul diluvio del Curi a Perugia”.
“L’anno dopo con la Roma che vinceva il campionato quando il presidente del Coni cambiò le regole in corso facendo giocare Nakata a Torino che decise la partita facendo un gol”.
L’ultima stilettata Moggi la riserva all’Inter e a Lele Oriali:
“Per il passaporto l’Italia è questa, si canta Fratelli d’Italia e guardate chi fa il team manager dell’Italia: quello che ha contraffatto il passaporto di Recoba”.