Marcello Chirico, giornalista e tifoso della Juventus è tornato sulla questione plusvalenze dopo che la Procura federale ha deciso di riaprire il procedimento sportivo a causa anche (soprattutto) del polverone mediatico creato dalla divulgazione delle veline dell’inchiesta Prisma.
Ora l’inchiesta è però estesa ai club e “quindi, non solo alla Juventus, ma anche a tutte le società che nell’ultimo triennio hanno fatto affari con lei e sulle cui transazioni gli inquirenti torinesi hanno sollevato dei sospetti. Sono la Sampdoria, il Genoa, l’Empoli, il Pisa, il Parma, la Pro Vercelli, il Novara e il Pescara. Manca per esempio l’Atalanta, così come il Sassuolo, entrambe citate nelle tante intercettazioni torinesi ma escluse da Chiné”, fa notare il giornalista.
Ma Chirico si domanda soprattutto una cosa: “con quale criterio la procura FIGC ha scelto alcuni club e non altri. E, come pare chiedere la stessa Juventus nel comunicato pubblicato subito dopo l’acquisizione dell’informativa federale, quali sarebbero gli elementi nuovi “sopravvenuti e rilevanti” tali da indurre la Federazione a riaprire il caso, considerata – a dire dei legali bianconeri – “la carenza dei presupposti” per l’impugnazione di un verdetto già emesso”.
Cioè, “la prova di dolo nell’alterazione dei bilanci? Tutta ancora da dimostrare dai pm torinesi. Lo stesso GIP del Tribunale subalpino, lette le medesime carte vagliate dal procuratore federale, aveva espresso in merito delle perplessità!”.
Ma non è tutto. Secondo Chirico, “si sarebbe poi un ‘ulteriore interrogazione da porre a Chinè: sulle plusvalenze fittizie e i falsi in bilancio sta indagando la Procura di Torino, ma anche quella di Napoli. Pure quest’ultima è già arrivata a delle conclusioni nell’inchiesta, chiedendo persino un anno di reclusione per il presidente partenopeo De Laurentiis […]”.
“In discussione ci sarebbero varie triangolazioni sospette di giocatori,oltre al famoso trasferimento dal Lille al Napoli di Osimhen”.
Ma il procuratore federale “la documentazione sull’inchiesta della magistratura napoletana l’ha vista? L’ha richiesta? Non l’ha ricevuta? O non gli interessa? Perché è giusto fare chiarezza e approfondire sulle plusvalenze, ma a 360 gradi, e non con questa palese ed evidente disparità di trattamento”, denuncia Chirico.