Plusvalenze Juve, il Corriere della Sera diffonde le intercettazioni della guardia di finanza. Spiccano alcune dichiarazioni del direttore sportivo Federico Cherubini a Stefano Bertola, all’epoca direttore finanziario e dirigente della Juventus preposto alla redazione di documenti contabili societari: «Fortuna che…alla luce delle recenti visite ci siamo fermati».
La data è quella del 22 luglio 2021, dieci giorni dopo l’inizio dell’ispezione della Consob sulla società bianconera, in merito alle plusvalenze.
Il Corriere riferisce che: “L’intercettazione ambientale e gli accertamenti dei militari del nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle ricostruiranno poi l’intero contesto: nel dialogo — si sostiene negli atti — Cherubini dice che bisogna smetterla di fare le plusvalenze così perché, dopo l’addio di Marotta, Paratici non ha più avuto un cappello finanziario che lo potesse fermare”.
Morale, secondo il Corriere della Sera: “il ds avrebbe sempre detto all’allora capo dell’area tecnica, che era necessario cambiare strategia, perché il loro lavoro era quello di scovare talenti, valorizzarli e poi venderli, facendo plusvalenze sane. Insomma, se loro avessero fatto plusvalenze sane in casa non ne sarebbero più state fatte di artificiali. Come, si deduce, erano invece state quelle contabilizzate nelle stagioni precedenti”.