mercoledì, 24 Aprile 2024

Inchiesta Prisma Juve, indiscrezione: “Chiesti non solo arresti domiciliari per Agnelli ma anche l’esclusione dalla guida della Juve”. I motivi del no

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Nuove indiscrezioni circa l’inchiesta condotta dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta Prisma.

Ebbene, la richiesta del Pm per Agnelli è stata non solo gli arresti domiciliari, ma anche l’esclusione dalla guida della Juventus: “misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per la durata di 12 mesi”.

Richiesta respinta dal Gip, richiesta che era stata inoltrata anche per Pavel Nedved, Stefano Cerrato, Stefano Bertola e Giovanni Marco Re.

La Stampa, invece, riporta le motivazioni del Gip che hanno negato gli arresti domiciliari:

Non si rinvengono attuali e concrete esigenze cautelari per emettere le misure richieste dalla pubblica accusa, nè misure meno afflittive. Tutti gli indagati e l’ente sono a piena conoscenza dell’indagine nei loro confronti e la discovery pressoché totale delle contestazioni a loro mosse fa sì che, già di per se, i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio siano difficilmente ipotizzabili. «la società in questione è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in borsa e quindi ragionevolmente molto attenta alle conseguenze di indagini a suo carico anche solo per ragioni di opportunità e di presenza sul mercato azionario. Gli stessi indagati hanno già di fatto interrotto l’utilizzo di tale metodologia (sulle plusvalenze ndr) e il riscontro è che si è passati dai 126 milioni del bilancio 2019 ai 29 milioni del 2021″, si legge sul quotidiano di Torino.

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