Nel corso di un’intervista a TuttoJuve il giornalista de La Stampa, Antonio Barillà, ha commentato le attività sul mercato della Juventus, a partire dalla cessione di Matthijs de Ligt al Bayern Monaco.
“Se la volontà del giocatore è questa, la ritengo un’ottima soluzione perché è il prezzo giusto“ ha commentato il giornalista. La Juve è sempre stata brava a reinvestire. Un esempio? Con la cessione di Zidane, i bianconeri aprirono un nuovo ciclo. Sono sicuro che utilizzerà parte di questi soldi per un difensore e poi potrà fare anche altri ritocchi“.
Nessun rinnovo con il difensore olandese, come ipotizzato giorni fa. “Non poteva essere una decisione unilaterale. La Juve voleva dimostrare la fragilità dei dubbi dell’olandese proponendogli con i fatti un progetto serio e un rinnovo che non fosse una prigione, magari attraverso l’inserimento di una clausola rescissoria più bassa. Era questa la volontà. Il club bianconero lo ha sempre considerato un leader del futuro, ma ha dovuto prendere atto delle sue tentazioni“. Alternative? “Pau Torres, Gabriel e gli altri candidati hanno grandi qualità ma non conoscono la Serie A, senza dimenticarci di Bremer“.
Tra le trattative seguite con attenzione dai bianconeri, quella per Nicolò Zaniolo, per il quale però non hanno ancora presentato un’offerta ufficiale. Motivo della situazione di stallo? “Semplicemente alla necessità di reperire i fondi attraverso una grande cessione (come quella di de Ligt) o più cessioni minori e aspettare che, in assenza di rinnovo, la Roma abbassi il prezzo“ ha risposto Barillà, che ha poi aggiunto:
“Di Maria è un top player, ma ha 34 anni e la Juve giustamente guarda al futuro. In quest’ottica, se la valutazione si abbassa, Zaniolo è un affare: linea giovane e azzurra con il romanista ingaggiato nel solco di Locatelli e Chiesa, di Kean se resta e degli azzurrini Gatti, Rovella e Cambiaso“.