Calcio e Finanza ha visionato i fascicoli della Procura e ha svelato le carte in mano alla FIGC sulla Juventus in merito al caso plusvalenze, che vede coinvolti 11 club, sul quale martedì prossimo ci sarà la prima udienza.
Si parla di un totale di 216,3 milioni di euro ricavati dalle cessioni (con 152,2 milioni di plusvalenze) e 207,2 milioni di euro sborsati per gli acquisti. Alcune operazioni sono state ritenute congrue ai valori di mercato dei calciatori (scambio Cancelo-Danilo con il Manchester City e Pjanic-Arthur con il Barcellona), mentre quelle finite nel mirino della Procura riguardano in totale 90,5 milioni di ricavi dalle cessioni, con 80,8 milioni di plusvalenze messi a bilancio. Secondo l’accusa 60,3 milioni sarebbero frutto di plusvalenze fittizie.
Tra le operazioni più importanti evidenziate dalla Procura: per la cessione di Audero nel 2019 la Juventus avrebbe messo a bilancio 7 milioni di plusvalenza fittizia; per quelle di Matheus Pereira e Pablo Moreno nel 2020 rispettivamente 6 e 8 milioni, per quelle di Tongya, Portanova e Petrelli nel 2021 rispettivamente 6, 8 e 7 milioni. L’impatto sul patrimonio netto sarebbe in totale di 111,6 milioni di euro. Cifra che, tuttavia, non ha avuto impatto sulla possibilità del club di iscriversi o meno al campionato, motivo per cui il deferimento riguarda solo l’illecito amministrativo, che può portare al massimo a una sanzione.