L’ex attaccante della Juventus, Marco Di Vaio, oggi dirigente del Bologna, alla Gazzetta dello Sport ha parlato della sfida di stasera al Dall’Ara contro i bianconeri.
“Non esiste né esisterà mai una Juventus ‘più battibile’. Oggi è una belva ferita e la Juve ferita ti deve far drizzare ancor più le antenne perché di gare tende a non sbagliarne più” ha commentato Di Vaio, che ha poi aggiunto: “Diciamo che sta cercando nuovi equilibri e che dentro quelle pieghe di rinnovamento noi dovremo essere bravi a infilarci. Arriviamo da due partite perse e sarebbe meglio rispondere vincendone due”.
Di Vaio ha poi ricordato la sua esperienza in bianconero: “Prima di andare alla Juventus diciamo che non ero così professionale come poi ho dovuto e voluto essere lì, dall’attenzione alla cura del fisico al calcio. Se sono arrivato a giocare fino a 38 anni e mezzo è soprattutto perché una certa disciplina, un modo di comportarsi, l’ho appreso lì” ha ammesso Di Vaio. “Bologna mi ha formato e mi sta formando: grazie all’aiuto di Riccardo Bigon ho cominciato ad apprendere quelli che sono gli aspetti fuori dal campo, manageriali”.