Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello, nel suo editoriale per Tmw, ha affrontato il tema plusvalenze legato alla Juventus e alle indagini della Procura che sono scaturire verso la Vecchia Signora.
“Dov’era la Federazione fino a due giorni fa? Non sapeva nulla? Nessuno dice che tutte le società, ormai, non hanno un euro di liquidità e si fanno scontare dalle banche in anticipo anche dieci mila euro?”, si domanda Criscitiello.
“Le operazioni della Juventus sono al limite e giustamente la Procura indaga ma se si vuole andare fino in fondo il sistema calcio salta. Il problema Covid è una scusa per tutti. I club erano morti prima della pandemia”, spiega il giornalista.
“Stiamo parlando della società numero 1 in Italia e quotata in borsa, figuriamoci quanti revisori dei conti dovrà avere e se il bilancio è stato approvato c’è qualcosa che tutti dovrebbero dichiarare. Prima e non dopo. Non facciamo quelli che cadono dal pero”.
Il giornalista tuona difronte alla accuse mosse solo nei confronti della Juventus: “Anche perché se la Procura della Repubblica si muove sulla Juventus, dopo il caso Suarez abbiamo fatto doppietta all’incrocio dei pali, l’attacco non è alla Juventus ma alla Presidenza Andrea Agnelli”.
“In alcuni casi, queste operazioni ricordano quelle del 2006. Ora c’è l’accanimento verso la Juventus ma, credo, sia più un accanimento verso Andrea Agnelli che in questi due anni ha sbagliato molto: dalla SuperLega al campo ma qui c’è qualcuno che gli sta mettendo uno sgambetto in piena area di rigore”.
“Se la Procura della Repubblica metterà il naso sui bilanci dei club di serie A saltano tutte. In un secondo. Non c’è nessuno che può dichiararsi limpido. Lo ha sempre permesso la FIGC e oggi il clamore è emerso solo perché di mezzo c’è la Juventus”.