Il Napoli è uscito sconfitto dalla sfida contro l’Inter nello scontro diretto di San Siro.
I tifosi partenopei vogliono però vederci chiaro su quanto successo nel convulso finale del match quando il tecnico interista Simone Inzaghi ha gettato nella mischia all’88’ il giovane attaccante uruguaiano Martin Satriano.
Ma cosa è successo esattamente dopo che il giocatore nerazzurro ha messo piede sul terreno di gioco del Meazza che ha fatto si che sui social si invocasse lo 0-3 a tavolino in favore del Napoli?
Ebbene, la causa scatenante è stata l’impiego di un giocatore squalificato, nel senso che Satriano è stato espulso domenica 7 novembre durante Inter-Roma valida per il campionato Primavera, rimediando 3 giornate di squalifica.
Andando a scandagliare il regolamento federale si è scoperto però che la mossa dell’allenatore dell’Inter è regolare.
Ecco cosa recita il codice di giustizia sportiva all’articolo 21 comma 2:
“Il calciatore sanzionato con la squalifica per una o più giornate di gara deve scontare la sanzione nelle gare ufficiali della squadra nella quale militava quando è avvenuta l’infrazione che ha determinato il provvedimento”.
Per gare ufficiali della squadra si intende la specifica categoria e di conseguenza vengono spazzati via i dubbi sul caso Satriano.
La stessa FIGC ha meglio precisato il concetto in occasione di un altro caso simile: quello del milanista Andrea Conti squalificato per 3 giornate nel campionato Primavera contro il Chievo:
“Occorre avere riguardo a due princìpi, nel tempo affermati dalla giurisprudenza di questa Corte, quello di specificità e quello di effettività. In base al primo la sanzione deve essere scontata nella competizione in cui essa è maturata; il secondo, invece, vuole garantire l’effettiva applicazione della sanzione. Alla luce dei sopra richiamati principi, che vanno coordinati tra loro, la squalifica inflitta al Conti dovrà essere scontata nel CAMPIONATO “PRIMAVERA” “.