Massimiliano Allegri, ha parlato ai microfoni di DAZN prima di Hellas Verona-Juve.
“Come sto? Sto bene! Tra l’altro è il compleanno di mio figlio, è una bellissima giornata. Sono momenti della vita, non si può sempre vincere, né sempre perdere”.
Allegri diventa serio: “C’è da stare zitti, lavorare, fare risultati migliori e migliorare le gestioni. Gestire e capire i momenti della partita”.
Questo perchè “non puoi prendere gol al 43′ nel mezzo del primo tempo. Non puoi prendere gol al 95′. Sono dettagli che condizionano le prestazioni, il morale, l’umore. Bisogna essere bravi, continuare a lavorare, affrontare il Verona nel migliore dei modi”.
E ancora, spiega l’allenatore della Juve: “Nel calcio succedono determinate cose, noi dobbiamo essere focalizzati su ciò che si sta facendo, su ciò che si deve migliorare. Domani bella partita, contro una squadra che gioca bene, ha ritmo, è uno stimolo. Abbiamo rispetto per il Verona come per tutti, martedì c’è il primo obiettivo: passare il turno in Champions. Sarebbe un bel traguardo, avremmo un po’ di tempo in più per il campionato e lavorare quotidianamente. Ne abbiamo bisogno”.
Poi il messaggio ai giornalisti: “Il calcio è bello perché parlano tutti dopo la partita. E’ molto semplice: se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi purtroppo… ditela voi la parola”.
“La Juve ha ottimi giocatori, sta facendo benissimo. Non riusciamo ad avere risultati per l’impegno e abnegazione che ci stiamo mettendo. Ma non c’è da chiacchierare ora. C’è solamente da fare”.
“La Juve in questo momento non si può pensare a obiettivi, in questo momento la Champions”.
Infine su Ronaldo: “Ci ha tolto punti? Ho imparato una cosa: le cose dette e fatte sono a interpretazioni di ognuno. Chiellini ha detto cose in maniera positiva su Cristiano, che è stato straordinario, per me un onore allenarlo come ho allenato tanti campioni.
“E’ normale che il 28 agosto, a 3 giorni dalla fine del mercato, non avevi altre possibilità. La società è stata brava a prendere Kean, che ha fatto già due gol, importanti e sono contento. Se fosse andato via un mese prima, magari la società avrebbe avuto la possibilità di lavorare in un mercato completamente diverso. Solo per quello. Non è che Ronaldo ha una colpa, è una questione di mercato”.